VIDEO | Si tratta di una famiglia originaria del posto che ha lasciato un'attività nelle Marche per tornare e investire nella propria terra. L'Anisa Bistro nasce grazie al fondo di sostegno ai comuni marginali
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Taglio del nastro nel centro storico di Guardavalle, nel catanzarese, di Anisa Bistro, una nuova attività nata grazie al fondo di sostegno ai comuni marginali. Settantanovemila euro che l'amministrazione comunale ha diviso tra le quattro attività selezionate su diciotto progetti presentati.
«Anche da qua parte lo sviluppo del centro storico – ha commentato il sindaco Giuseppe Caristo affiancato dal presidente del consiglio e già primo cittadino Giuseppe Ussia -. Il nostro è uno dei borghi più popolati della fascia ionica con oltre duemila residenti, tante attività e diversi servizi che cerchiamo di aiutare, soprattutto quando si tratta di giovani che ancora vogliono risiedere nel borgo, affinchè possano rimanere qui e portare avanti i loro progetti. Siamo felici di questa inaugurazione e speriamo di continuare sempre su questa strada, anche grazie alla seconda e terza annualità, per un totale di dodici progetti che porteranno sicuramente vitalità nel centro storico. A settembre dovremmo partire con il nuovo bando».
La sfida di Antonio e della sua famiglia
Una sfida nella sfida in questo caso se si considera che a tuffarsi in questa nuova impresa è una famiglia originaria di Guardavalle che torna in Calabria lasciandosi alle spalle un'attività già avviata nelle Marche.
«Ritorno nel mio paese dopo ventisette anni – racconta il titolare nonché chef del bistro Antonio Scoleri, che attraverso il nome della suo locale, AniSa, ha voluto omaggiare la memoria dei genitori, Anita e Salvatore, prematuramente scomparsi diverso tempo fa -. Qualcuno mi ha dato del pazzo ma io vado avanti per la mia strada con molta umiltà e voglia di fare perciò non mi fermo». «Guardavalle è il paese di origine di mio marito – aggiunge Giovanna Moglie – io sono napoletana. Avevamo un'attività fuori ma prima il covid e poi un'alluvione ci hanno indotto a dire basta e ci siamo buttati in questa nuova sfida. Sicuramente non è stato facile trasferirsi da una città come Senigallia ad un piccolo paesino come Guardavalle ma siamo felici della scelta che abbiamo fatto e dal futuro mi aspetto tante cose belle, soprattutto per le mie figlie e per mia nipote».