Nominati il direttore e il coordinatore scientifico del sito naturale istituito con legge regionale lo scorso aprile. Individuata una guida anche per il Museo civico “Padre Reginaldo Tonin” e intanto l'associazione "La Maruca" scende in campo per sistemare il suggestivo Vico Sole
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Il borgo di Mesoraca si riorganizza: dopo l’istituzione, con la legge regionale n°15/XII dell'11 aprile 2023, della Riserva naturale regionale del Vergari - che si estende per 152 ettari, composta da 29 chilometri di percorsi e sentieri, dai piedi del Monte Giove fino ai canyon di località “Agrudueci” intercettando tutti i siti storici di Mesoraca come il Santuario del Ss Ecce Homo, l’abbazia di Sant’Angelo del Frigillo e il complesso monumentale della Chiesa del Ritiro - è tempo di assegnare le cariche.
Traguardo raggiunto | A Mesoraca nasce la Riserva del Vergari: paradiso fluviale ricco di biodiversità e storia
Il Comune di Mesoraca, nel mese di settembre, ha infatti conseguentemente nominato direttore della Riserva l’architetto Emiliano Cistaro, che negli scorsi anni si è speso molto per l’istituzione della stessa insieme ai ragazzi dell’associazione culturale “La Maruca”. La sua passione e determinazione sono state fondamentali per arrivare a questo prestigioso traguardo per Mesoraca.
Da subito il direttore ha iniziato la tabellazione perimetrale dell'area della Riserva e voluto la collaborazione del Club alpino italiano (Cai) per segnalare il percorso n° 305 Cai e altri sentieri secondari in modo da poter raggiungere in piena autonomia le bellezze naturalistiche e culturali della Riserva.
Altra posizione fresca di nomina è quella del coordinatore scientifico della Riserva. Infatti, pochi giorni fa, il Comune di Mesoraca ha nominato il Carmine Lupia. Laureato in Scienze agrarie presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore “A. Gemelli” di Piacenza, è un esperto botanico che si occupa di tutela della biodiversità e di promozione delle risorse ambientali e paesaggistiche. È consulente scientifico del Fai (Fondo ambiente italiano) e ha pubblicato opere di botanica ed etnobotanica. È stato, inoltre, già direttore della Riserva naturale regionale di Valli Cupe a Sersale.
Ed è stato ufficialmente nominato anche il nuovo direttore del Museo civico “Padre Reginaldo Tonin”: Piero Londino, laureato in Storia e Tutela dei Beni Archeologici, Artistici, Archivistici e Librari all’Università di Firenze. Londino vanta nel suo curriculum, nonostante la giovane età, un tirocinio di attribuzione di Storia dell’Arte Medievale, l’organizzazione di molte presentazioni di libri e mostre al Caffè Letterario “Le Murate” di Firenze e, nel 2019, fu scelto come relatore al Salone internazionale del Libro di Torino, in rappresentanza dei Caffè Letterari di Firenze, per la presentazione di un progetto per l’incentivo alla lettura e alla cultura tramite book sharing.
La riqualificazione di Vico Sole
Parallelamente, l’associazione culturale “La Maruca” ha lanciato un crowdfunding per la riqualificazione di un vicolo storico di Mesoraca, Vico Sole, al fine di creare un Hub di inclusione e condivisione di idee.
L’incubatore, che si chiamerà Hub-Reviamoci ("abbreviamoci" in dialetto vuol dire sbrighiamoci), vuole essere fulcro e motore dello sviluppo di idee innovative da trasformare in progetti imprenditoriali fattibili, sostenibili e scalabili. Lo scopo è quello di attrarre e trattenere talenti offrendo loro l'opportunità di formarsi, crescere e realizzare la propria idea. Vuole essere il luogo dove l’innovazione è di casa: far sì che tutti i soggetti dell’ecosistema del Marchesato Crotonese, e di tutta la Calabria, possano incontrarsi, collaborare, sperimentare e sostenere startup che vogliano rigenerare il nostro territorio economico, creando nuovi progetti volti al futuro. I ragazzi dell’associazione hanno individuato delle case diroccate da ristrutturare nel centro storico che saranno messe a disposizione dall’amministrazione comunale e da alcuni privati.
Queste case si trovano in Vico Sole, uno dei vicoli più belli di Mesoraca che i ragazzi vogliono rivalutare e rendere fruibile a tutti i turisti che verranno. Un ruggito di restanza da parte di Mesoraca e dei suoi ragazzi che credono nel futuro del loro borgo e del loro territorio, che vogliono combattere la monotonia, abitudinarietà e noia che negli ultimi anni pervade questi territori aggravati dal fenomeno dello spopolamento che insiste il meridione tutto.