Sabato e domenica prossimi in piazza Primo Maggio sarà presente un banchetto dove i cittadini potranno esprimersi contro il pareggio di bilancio degli enti locali e in favore della socializzazione della Cassa depositi e prestiti
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Riprendiamoci il Comune. È questo il nome della campagna nazionale che propone due leggi d’iniziativa popolare: Contro l'indebitamento dei Comuni; a sostegno di una finanza locale partecipata. L’iniziativa, si legge sul sito internet ufficiale, assume un doppio significato appunto: «Riappropriamoci, sottraendolo al mercato e alle privatizzazioni, di tutto quello che ci appartiene e di restituire un ruolo pubblico, sociale, ecologico e relazionale ai Comuni, luoghi della democrazia di prossimità», e «Riprendiamoci il Comune vuol dire affrontare i nodi che oggi impediscono ai Comuni di svolgere la propria funzione e alle comunità territoriali di autogovernarsi: la finanza locale e il ruolo di Cassa Depositi e Prestiti».
Sarà possibile firmare le due petizioni sabato 6 e domenica 7 maggio a Palmi, in piazza Primo Maggio.
Sul sito internet vengono sintetizzate le due proposte di legge.
La prima «si prefigge una profonda riforma della finanza locale, sostituendo al pareggio di bilancio finanziario il pareggio di bilancio sociale, ecologico e di genere, eliminando tutte le norme che oggi impediscono l’assunzione del personale, reinternalizzando i servizi pubblici a partire dall’acqua, difendendo suolo, territorio, beni comuni e patrimonio pubblico e dando alle comunità territoriali strumenti di autogoverno partecipativo», si legge sempre sul sito internet.
La seconda «si prefigge la socializzazione di Cassa Depositi e Prestiti, trasformandola in ente di diritto pubblico decentrato territorialmente e mettendo a disposizione dei Comuni e delle comunità territoriali le ingentissime risorse del risparmio postale (280mld) come forma di finanziamento a tasso agevolato per gli investimenti dei Comuni decisi attraverso percorsi di partecipazione della comunità territoriale».