Dopo otto ore di trattative e l'ombra dell'astensione da parte dei pentastellati, unanimità della maggioranza sulla proposta di mediazione del Governo. Cartabia: «Giornata importante»
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Fumata bianca, dopo 8 ore di trattativa, dal Consiglio dei ministri sulla riforma del processo penale. Il M5s, a quanto apprende l'Adnkronos da fonti di governo, incassa il regime speciale per tutti i reati di mafia, fuori dalla griglia dell'improcedibilità. Nel dettaglio, l'intesa dovrebbe prevedere nessun timing per i reati riconducibili al 416 bis e ter, dunque processi sine die. Mentre per i reati aggravati da mafia sei anni di appello, con un regime transitorio da qui al 2024. Dal 2025, l'appello scenderà a 5 anni.
Dopo una giornata sulle montagne russe, con il M5s sul piede di guerra e Cdm sospeso per qualche ora, l'accordo è stato raggiunto all'unanimità, dunque col voto del Movimento.
Cartabia: «Giornata importante»
C'è «l'impegno a ritirare tutti gli emendamenti presentati dalle forze di maggioranza con l'obiettivo di concludere nei prossimi giorni» l'approvazione della riforma. Lo dice il ministro Marta Cartabia parlando fuori da Palazzo Chigi dopo il Cdm. «È una giornata importante - aggiunge -: lunghe riflessioni per arrivare a un'approvazione all'unanimità con convinzione da parte di tutte le forze politiche. Ora c'è l'obiettivo di accelerare il più possibile per concludere se possibile prima della pausa estiva questa importantissima riforma».
Le reazioni da Conte alla Lega
«Devo dire che sono molto rammaricato perché dalla Lega c'è stata una durissima opposizione» all'allungamento dei tempi di prescrizione «per i processi per mafia». Lo dice Giuseppe Conte ai cronisti. «Riforma della giustizia che si avvicina all'Europa e fa compiere grandi avanzamenti in termini di modernità ed efficacia. Cartabia ha trovato il giusto equilibrio per superare la riforma precedente senza scadere nell''impunità. Ci siamo spesi per l'accordo. Ne siamo contenti». A dirlo in un tweet, Enrico Letta.
«Soddisfazione per la riforma della Giustizia: come chiesto dalla Lega, non rischieranno di andare in fumo i processi per mafia, traffico di droga e violenza sessuale. E ora avanti tutta con i referendum che completeranno il profondo cambiamento chiesto dai cittadini». Lo dicono Matteo Salvini e Giulia Bongiorno.