L'assessore regionale: «Risulta di fondamentale importanza rendere più incisiva la battaglia politica e culturale per contrastare la mentalità diffusa»
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«La Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza sulle Donne rappresenta un'importante occasione per riflettere sulla drammaticità del fenomeno della violenza fisica e psicologica nei confronti delle donne e ci impone la necessità di intraprendere azioni concrete decisive volte ad arginarlo e contrastarlo». Lo afferma Giusy Princi, vicepresidente della Regione Calabria.
«Risulta di fondamentale importanza rendere più incisiva la battaglia politica e culturale per contrastare la mentalità diffusa, per offrire sostegno economico e giuridico alle donne che vogliono fuoriuscire da contesti di violenza familiare, mettere a punto percorsi di reinserimento sociale e professionale della donna e garantirle, a fine percorso, un’indipendenza economica e psicologica. Per questo motivo è mio intento convocare al più presto i responsabili di Centri antiviolenza e Case rifugio, Case accoglienza e Comunità alloggio per donne vittime di violenza, al fine di comprendere quali sono le esigenze e le difficoltà che incontrano nella loro attività e quali azioni intraprendere per tutelare coloro che subiscono violenza».
«Una delle maggiori problematiche che non permettono alle donne di uscire dal circuito della violenza – specifica - è la mancanza di indipendenza economica. Non è concepibile. A tal fine, nel solco tracciato dalle linee programmatiche del presidente Roberto Occhiuto, la Regione Calabria metterà in campo ogni mezzo in suo possesso e attiverà percorsi finalizzati all’inserimento femminile nel mondo del lavoro. A tal proposito, un altro importante obiettivo che mi prefiggo nel mio mandato è quello di realizzare interventi di sostegno e accompagnamento per rimuovere gli ostacoli che impediscono l’attuazione di una piena parità di genere attraverso azioni sinergiche di mainstreaming che coinvolgeranno tutti i settori».
«La pandemia di Covid19 ha fortemente esasperato la condizione lavorativa, già problematica, delle donne italiane. Situazione maggiormente grave in Calabria, dove le donne sono ancor più penalizzate a causa di pregressi ritardi nell’inserimento femminile nel mondo occupazionale e di carenze nei servizi di supporto alle famiglie. La Giunta Occhiuto non tollererà che le cose restino così! È intollerabile – afferma Giusy Princi - . In tal senso, nel corso del mio mandato, ho intenzione di avviare un percorso virtuoso che coinvolga il tessuto produttivo regionale, attivando una sinergia concreta con tutti gli assessorati per realizzare un preciso disegno unitario. Occorrono azioni di sistema atte a colmare il divario e ridurre gli ostacoli che impediscono la piena realizzazione delle pari opportunità nella carriera professionale. È necessario formare le donne per inserirle o reinserirle nel mondo del lavoro, sostenere l’imprenditoria femminile e la conciliazione tra vita lavorativa e familiare».
«Attraverso il regolare funzionamento dell’Osservatorio sul mercato del lavoro nonché dell’Osservatorio su lavoro femminile – conclude la vice presidente - potremo fornire preziosi elementi alla programmazione regionale per la pianificazione di attività formative e di inserimento, l'autoimprenditorialità e la creazione di imprese a beneficio delle donne. Si tratta di un programma ambizioso, lo sappiamo, ma non utopistico. Personalmente, sono fiduciosa che, investendo adeguatamente risorse ed energie e operando con la giusta determinazione, sarà possibile realizzarlo. Le donne calabresi sappiano di avere il massimo supporto da parte del Governatore e di tutta la sua squadra. Sarà marcata di rosa la Calabria che l’Italia non si aspetta».