Comunicazione istituzionale, questa sconosciuta: la Regione Calabria colleziona un altro record negativo e conquista, se così si può dire, l’ultimo posto nella rilevazione sull’utilizzo dei social media delle regioni italiane. Secondo il report DeRev sulla comunicazione italiana delle regioni italiane sui social media pubblicati nei giorni scorsi, infatti, la Regione Calabria si è classificata all’ultimo posto, passando dal sedicesimo dello scorso anno all’ultima postazione di questi ultimi mesi, il ventesimo. I dati del report sono impietosi: solo cinque post pubblicati su Facebook negli ultimi dodici mesi, nessun post addirittura su Instagram e un tasso di engagement misurato dall’ente rilevatore dello 0,001%.

Social media istituzionali, Calabria ultima in classifica

«L’efficacia della comunicazione delle Regioni italiane sui social media – spiega lo studio - è stata misurata su Facebook, Instagram, Twitter e TikTok. Si tratta di un punteggio ottenuto da un algoritmo proprietario che tiene in considerazione i principali parametri delle misurazioni dell’efficacia della comunicazione social, come ampiezza della community (numero di follower) ed engagement (percentuale di interazioni giornaliere). Rispetto al passato, il DeRev Score è stato ulteriormente affinato, coerentemente con le evoluzioni dei singoli social media. Infatti, ogni indicatore è stato rilevato secondo il peso ponderale che occupa nell’algoritmo della piattaforma di riferimento».

«In fondo alla classifica troviamo la Calabria – spiega DevScore - che non usa Instagram da gennaio 2022, ha pubblicato cinque post su Facebook in un anno, e non ha un profilo Twitter. Con 20.242 follower e un engagement dello 0,001%, surclassa in negativo le due Regioni fanalino di coda dell’anno scorso: Valle D’Aosta e Trentino-Alto Adige».

Le classifiche della Regione Calabria sui social media: è ultima per utilizzo e nella classifica per engagement ha lo 0% di interazioni

Profili social istituzionali deserti, tutto passa dal presidente Occhiuto

Il dato rappresenta quella che è stata la comunicazione istituzionale degli ultimi mesi: sin dalla sua elezione, il presidente Occhiuto ha utilizzato in maniera eccellente i suoi profili social. Peccato, però, che questa scelta non abbia accompagnato un potenziamento di tutta la comunicazione istituzionale della Regione ma in realtà i profili social dell’ente sono stati completamente abbandonati. Così, mentre Occhiuto risulta al decimo posto nella classifica generale dei presidenti più seguiti (un miglioramento di quattro posizioni rispetto al 14esimo posto dello scorso anno) ed al quarto posto per engagement (anche grazie ad un ottimo 5% su TikTok di engagement rate) la comunicazione istituzionale della Regione Calabria è stata totalmente abbandonata.

Una scelta davvero poco lungimirante, anche alla luce del fatto che vi deve essere una distinzione netta tra quella che è la comunicazione istituzionale di un ente e la comunicazione politica di un presidente di regione. In Calabria, invece, tutto passa dai canali social del presidente: come dice lo stesso studio, sono solo 2 i post pubblicati sulla pagina Facebook ufficiale della Regione Calabria (gli stessi due post pubblicati su Instagram, un vero e proprio copia-incolla), mentre su Twitter non è addirittura presente con un canale ufficiale.

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Le due cose, in realtà, non dovrebbero escludersi: basti pensare al caso della Regione Lombardia, prima per la qualità della sua comunicazione sui social media e in ottime posizioni anche con il presidente Attilio Fontana, o per fare esempi più vicini alla nostra regione si può pensare alla Puglia e alla Campania, che sono rispettivamente seconde e quarte nella classifica delle regioni migliori sui social media e che allo stesso tempo registrano le ottime posizioni di Michele Emiliano e di Vincenzo De Luca, che sui social media con i suoi discorsi è diventato una vera e propria icona.

Insomma, si può comunicare bene sui propri profili social e allo stesso tempo curare la comunicazione istituzionale dell’ente: in Calabria invece, secondo questo studio, si è deciso di abbandonare totalmente la comunicazione istituzionale dell’ente e di trascurare i canali ufficiali, lasciandoli al loro destino.