VIDEO | Prossima tappa l’audizione a Roma il 26 febbraio. Ancora valido l’appello per proposte e adesioni. Per coinvolgere sempre di più la comunità, diramato il Manifesto e in preparazione l’inno
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Si avvicina la data del 26 febbraio, giorno in cui tra le 11:30 e le 12:30, nella sala Spadolini del ministero della Cultura a Roma, sarà il momento di Reggio Calabria per illustrare, in audizione pubblica, il suo dossier “Cuore del Mediterraneo” e così concorrere al titolo di Capitale italiana della Cultura 2027. Per il 28 marzo è prevista la proclamazione.
A palazzo San Giorgio ci si prepara per questa importante trasferta romana in un clima che si propone di essere segnato dal coinvolgimento e dalla condivisione.
L’appello alla coesione per costruire insieme un percorso che, al di là dell’obiettivo finale di conquistare il titolo di capitale della Cultura 2027, costituisca già un’esperienza di crescita. È stato lanciato dal sindaco Giuseppe Falcomatà, nelle scorse settimane, subito dopo l’ingresso tra le dieci finaliste. Reggio è stata l'unica città della Regione ad essere stata selezionata dalla giuria presieduta da Davide Maria Desario. Finora Reggio ha incassato il sostegno delle amministrazioni di tutti i Comuni capoluogo di provincia calabresi, Catanzaro, Cosenza, Vibo Valentia e Crotone. E anche della collega metropolitana dirimpettaia Messina. Dal territorio metropolitano finora sono con Reggio solo Bova, Gioiosa Ionica, Siderno, Caulonia, Palmi, Scilla, Serrata, Campo Calabro.
Nessuna risposta è giunta dal presidente della Regione Roberto Occhiuto al quale il sindaco ha inviato una missiva nella quale ha caldeggiato il supporto della Cittadella. «Ti chiedo di voler patrocinare e supportare convintamente la candidatura di Reggio quale “Capitale Italiana della Cultura” 2027, con la certezza che dall'accoglimento della nostra proposta potrebbero derivare benefici per tutta la Regione».
Un silenzio non certo da poco ma che non ferma i lavori preparatori in vista dell’imminente audizione pubblica. Da settimane istituito un gruppo di lavoro interno al Comune e dopo anche un comitato di promotori, guidato da Andrea Riccardi, storico e saggista italiano, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, già ministro della Cooperazione internazionale e dell’Integrazione, dal 2015 presidente della Società Dante Alighieri.
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