Reggio Calabria e Alessandria fanalino di coda nella classifica con il migliore menù nelle mense scolastiche, con più di 150 punti di scarto dalle prime. Fano e Parma sono a pari merito al primo posto, seguite nella top five da Cremona, Rimini e Jesi. Questo quanto emerge dal settimo rating dei menù scolastici pubblicato da Foodinsider, che raccoglie i dati del monitoraggio annuale sullo stato della mensa scolastica, conducendo anche un questionario di gradimento nelle mense di molte città d'Italia.

I dati dell'indagine si riferiscono all'anno scolastico 2021/22. Nel complesso migliora almeno il 42% dei menu, mentre peggiora il dato sul consumo del pasto: il 47% degli insegnanti che hanno risposto al sondaggio (l'anno scorso era il 38%) dichiarano che i bambini mangiano meno della metà del pasto.

Tra le criticità rilevate in generale, scarsa varietà degli alimenti, diete monotone, eccesso di carni rosse, presenza frequente di cibo processato e ultra processato (prosciutto, bastoncini, tonno, dessert industriale, formaggio spalmabile). «I menu migliorano, ma aumenta il divario tra quelli migliori rispetto ai peggiori», spiega Claudia Paltrinieri di Foodinsider. I primi posti in classifica non sono un caso. «Dove la mensa ha una radice storica e risente di una cultura del cibo, il pasto a scuola è di alto profilo; dove invece la mensa non appartiene alla tradizione alimentare e scolastica di un territorio è difficile trovare un menu di qualità». E, sottolinea, «la Calabria è una delle 5 regioni dove la ristorazione scolastica è un servizio per pochi con una percentuale di alunni che va dal 20 al 37 per cento».