«Ricordo l'inaugurazione e l'allestimento con delle piante anche loro lasciate lì ad appassire. Una metafora calzante per descrivere l'abbandono e l'assenza di manutenzione che nel tempo hanno contraddistinto questa infrastruttura, che avrebbe dovuto servire l'utenza messinese diretta all'aeroporto, rendendola così arrugginita, pericolante e fatiscente. Avevano anche dovuto abbassare il livello della strada per consentire il passaggio di un pulmino chiamato Pollicino perché doveva essere piccolo». Sono queste alcune reminiscenze di Angelo Giuffrè, un residente del villaggio Sabbie Bianche di San Gregorio, che risalgono a un trentennio fa quando questo pontile oggi pericolante e fortemente degradato venne inaugurato per servire il vicino aeroporto Tito Minniti di Reggio Calabria, consentendo l’attracco dei mezzi provenienti da Messina. Una infrastruttura che tuttavia, non ebbe molta fortuna.

Una infrastruttura sottoutilizzata

«Ha funzionato per poco tempo e per pochi passeggeri. La motonave era troppo grande sia per la costruzione che per l'utenza effettiva. I venti non favorivano affatto l'avvicinamento del mezzo al pontile», ha richiamato alla memoria Angelo Giuffrè, storico residente del villaggio situato proprio di fronte al pontile.

La situazione non migliorò come auspicato neppure quando, oltre un decennio dopo la sua costruzione, il pontile venne implementato con questa banchina in cemento nel tempo rivelatasi del tutto inadeguata all’originaria destinazione di attracco e invece, nonostante i pericoli, luogo prediletto da pescatori e trampolino per tuffi, e frangiflutti a presidio antierosione e a protezione delle case.

Intermodalità ancora possibile

Quella sua prospettiva di infrastruttura di servizio per lo sviluppo di un trasporto intermodale, combinando aliscafo, navetta bus e aeroporto da Messina a Reggio, potrebbe essere rivitalizzata e meglio attuata, rientrando nella programmazione regionale di rilancio della stessa vicina fermata ferroviaria per una più ampia e integrata accessibilità allo scalo Tito Minniti di Reggio Calabria. Da valutarsi, secondo il comitato Vedo Sento Parlo di San Gregorio, anche l’ipotesi di una riqualificazione in chiave di porticciolo turistico ma, in ogni caso, urgono interventi a tutela della sicurezza e dell’ambiente.

La voce del comitato di quartiere

«Dato lo stato di abbandono in cui versa il pontile riteniamo necessaria la valutazione di una nuova destinazione d'uso, magari a beneficio di tutti i pescatori che ormai la frequentano. Tutto ciò è comunque conseguente e secondario rispetto alla bonifica di cui necessita il sito, segnato anche da annose difficoltà di accesso tanto via terra che via mare e da una depurazione carente con uno sversamento di liquami fognari assolutamente non a norma sulla spiaggia», ha concluso Domenico Cicciù, presidente del comitato Vedo Sento Parlo di San Gregorio di Reggio Calabria.