Sono stati identificati dalla Digos di Reggio Calabria gli autori dell'aggressione subita ieri da Cesare Minniti, cronista di Rtv, emittente televisiva reggina. Secondo quanto appreso, Minniti è stato fronteggiato da sette persone mentre filmava la scena di un incidente stradale ed è stato colpito con calci e pugni, tanto da essere ricoverato in ospedale con una prognosi di sette giorni di guarigione. Nella colluttazione, gli aggressori hanno sottratto al cronista il cellulare e danneggiata la telecamera.

La vicepresidente della Regione Princi: «È un gesto vile»

«Appreso del vile gesto che ha visto, suo malgrado, protagonista il giornalista di RTV, Cesare Minniti che, nel consueto esercizio delle sue funzioni, del suo attento e puntuale racconto dei fatti, è stato oggetto di minacce da parte di un gruppo di giovinastri indispettiti dal fatto che qualcuno evidentemente ha “osato” fare bene il mestiere del giornalista, esprimo la mia personale oltre che istituzionale vicinanza e solidarietà al direttore responsabile di RTV, Eduardo Lamberti Castronuovo, a tutta la redazione giornalistica e soprattutto a Cesare Minniti, del quale ho sempre apprezzato le qualità umane oltre che professionali. Esorto Minniti e la redazione di RTV tutta a continuare ad operare con la forza e con la serietà di sempre, con la consapevolezza che una stampa libera ha un ruolo sociale fondamentale nell’arginare i soprusi e il malaffare. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure, come recita l’articolo 21 della Costituzione Italiana, ai commi 1 e 2, dove la libertà di stampa è, appunto, cristallizzata come uno dei cardini della nostra Repubblica». A dichiararlo la vicepresidente della Regione Giusy Princi

Irto (Pd): «Episodi non degni di una città civile»

La solidarietà al giornalista è stata espressa anche dal senatore e segretario regionale del Pd Nicola Irto, in occasione della festa dell’Unità in corso Vibo Valentia. «Episodi come quello registrato nelle scorse ore che hanno visto l’aggressione al giornalista Cesare Minniti, colpevole solo di svolgere il proprio lavoro con attenzione e serietà, non sono degni di una città moderna e civile. Ferma la condanna del Pd e la solidarietà al cronista e a tutta la redazione, con la certezza che la magistratura farà piena luce sull’accaduto e che il giornalista proseguirà, insieme ai colleghi, la sua preziosa attività di informazione con la consueta professionalità»