Una stretta di mano a palazzo san Giorgio con il sindaco Falcomatà ha chiuso l'incidente della mancata concessione di una piazza per la raccolta delle sottoscrizioni
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È pace fatta tra Marco Cappato e Comune di Reggio Calabria. Una stretta di mano a palazzo San Giorgio con il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà ha chiuso l'incidente, o meglio l'equivoco della mancata concessione di una piazza per ospitare la raccolta di firme per il referendum a favore dell'eutanasia legale.
Seimila le firme finora raccolte in Calabria, 250mila a livello nazionale. «Da un male, un bene - ha commentato Cappato - perché è servito a far sapere alle persone della campagna referendaria in corso, che riguarda il diritto di ciascuno di potere scegliere fino alla fine della propria vita. Non è un tema di scontro, che divide destra e sinistra, laici e cattolici, ma è un tema che unisce perché è un tema di libertà».
«Siamo a metà dell'opera - ha aggiunto - ma è necessario proseguire. Stiamo coinvolgendo i sindaci, perché se la politica nazionale è ostaggio della rissa, i sindaci hanno innanzitutto la responsabilità di rappresentare la loro comunità. Falcomatà, assieme all'assessore Irene Calabrò, con la sua ospitalità ha dato un bel messaggio. Dalla Calabria può arrivare un grande contributo».
«Il tema della vita, quello dei diritti, le libertà individuali delle persone sono messaggi importanti - ha detto Falcomatà -. La nostra città su questi temi non ha mai arretrato di un millimetro. Siamo stati pionieri del riconoscimento di diritti negli anni scorsi con l'istituzione del registro delle Unioni civili, l'approvazione del regolamento sul testamento biologico, e ovviamente sposiamo appieno la battaglia sull'eutanasia legale. La campagna di raccolta firme noto che sta andando molto bene - ha sottolineato Falcomatà -. È importante che ci sia questa consapevolezza nel Paese perché combatte il pensiero debole, quel benaltrismo che spesso banalmente liquida queste tematiche, questi problemi come non importanti». Falcomatà ha poi firmato per il referendum.