La vicenda si è consumata a Milano e rappresenta un precedente molto interessante in ambito radiofonico dove la sovrapposizione dei marchi anima un dibattito molto accesso
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Non c’è possibilità di confusione tra i marchi “Radio 24” e “Radio News 24”. È quanto ha deciso il Tribunale di Milano, che ha respinto il ricorso presentato da Il Sole 24 Ore contro le società ADN Italia spa e Gruppo ADN Italia srl, per asserite condotte illecite di violazione di marchio (ex art. 20, lettere b e c C.P.I.), utilizzo illecito di segni distintivi (ex art. 22, commi 1 e 2, C.P.I.) e concorrenza sleale confusoria, per appropriazione di pregi e per contrarietà ai principi della correttezza professionale (ex art. 2598 c.c.).
La decisione sfavorevole al Sole 24 Ore assume particolare rilevanza in ambito radiofonico, dove il dibattito su questioni di questo tipo è sempre molto accesso e ricco di posizioni contrastanti, visto il problema della confusione di marchi tra stazioni radio.
Nell’ordinanza datata 7 luglio 2021, il Tribunale scrive: «Piuttosto carente si presenta l’insieme di deduzioni della ricorrente in ordine all’esistenza attuale di un pericolo di confusione diffusa tra gli ascoltatori (…) alcuni di essi evidenziano che gli ascoltatori, ben lungi dall’essere tratti in inganno, hanno perfettamente compreso la diversità tra le due emittenti radiofoniche». Nel provvedimento il giudice ha valutato anche una serie di commenti sui social di ascoltatori che mostravano di aver ben compresa la differenza tra le due emittenti.
«Quanto alle circostanze - si legge ancora - che la ricorrente deduce per evidenziare un recente aggravarsi della situazione, osserva il Tribunale che dette condotte (al di là della modifica del marchio figurativo in modo assolutamente non confondibile con quello della ricorrente) non costituiscono aggravamento alcuno, ma mera prosecuzione di condotte in atti già da tempo».