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«Finalmente, dopo circa sei lunghi anni e le nostre continue sollecitazioni unitamente a quelle delle Organizzazioni Sindacali del Corpo di Polizia Penitenziaria, la Regione Calabria avrà un Provveditore Regionale delle Carceri in pianta stabile. Ed infatti, la competente Direzione Generale del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, nei giorni scorsi, ha avviato le procedure per assegnare, in via definitiva, un Dirigente Generale Penitenziario, con incarico di Provveditore, al Provveditorato Regionale per la Calabria con sede in Catanzaro».
Lo rivela Emilio Enzo Quintieri, esponente dei Radicali Italiani e capo della Delegazione visitante gli Istituti Penitenziari calabresi. Attualmente alla guida del Provveditorato Regionale, Ufficio periferico del Ministero della Giustizia, vi è la Dott.ssa Cinzia Calandrino, Dirigente Generale Penitenziario con incarico di Provveditore Reggente, già titolare del Provveditorato Regionale per il Lazio, l’Abruzzo ed il Molise. «E’ stato già emanato apposito interpello rivolto ai Dirigenti Generali Penitenziari – prosegue il radicale Quintieri - i quali potranno presentare domanda entro il prossimo 22 maggio, indirizzandola al Capo di Gabinetto Reggente del Ministro della Giustizia Dott.ssa Elisabetta Maria Cesqui. L’incarico di Provveditore, che dovrebbe avere durata triennale, sarà conferito con Decreto del Ministro della Giustizia On. Andrea Orlando.
Per quanto mi riguarda, sino ad ora, la Calabria non è stata tenuta in debita considerazione dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e non solo con riferimento alla mancata nomina del Provveditore in pianta stabile, ma anche per quanto concerne la ridefinizione del circuito detentivo regionale, attraverso una più razionale distribuzione della popolazione detenuta e dell’organizzazione custodiale degli Istituti Penitenziari, ferma ancora a quella tradizionale, ormai quasi sparita in tutte le Carceri della Repubblica. Occorre, infine, una urgente rimodulazione delle piante organiche di tutti gli Istituti Penitenziari della Calabria, al fine di renderle maggiormente rispondenti alle mutate o nuove esigenze ed agli effettivi carichi di lavoro. In modo particolare al personale del Corpo di Polizia Penitenziaria che in alcune sedi, come ad esempio la Casa di Reclusione di Rossano che ospita 210 detenuti a fronte di una capienza di 206 posti, è particolarmente carente specie nei ruoli intermedi (Ispettori e Sovrintendenti). In questo Istituto, in cui peraltro è presente anche un Reparto di Alta Sicurezza ove sono ristretti detenuti imputato o condannati per terrorismo internazionale di matrice islamica, praticamente non vi sono più sottufficiali nelle ore pomeridiane e notturne. Dovrebbero esserci 14 Ispettori ma c’è ne sono 5 di cui 1 Vice Comandante di Reparto e Coordinatore del Nucleo Traduzioni e Piantonamenti. I Sovrintendenti, invece, non esistono più. La pianta organica ne prevede 16 ma in servizio c’è ne soltanto 1, peraltro distaccato dalla Casa Circondariale di Parma. Gli altri due che risultano assegnati sono da tempo in congedo per malattia e prossimi alla quiescenza.
Nei prossimi giorni - conclude Emilio Enzo Quintieri dei Radicali Italiani - effettueremo ulteriori visite ispettive in tutti gli Istituti Penitenziari della Provincia di Cosenza (martedì 9 a Castrovillari, mercoledì 10 a Cosenza, martedì 16 a Paola e martedì 23 a Rossano). A tutte le visite, oltre alla collega radicale Valentina Anna Moretti, sarà presente anche una nutrita delegazione di Studenti di Giurisprudenza accompagnati dal Prof. Mario Caterini, Docente di Diritto Penale dell’Università della Calabria».