Nella 34esima edizione dell'indagine del Sole 24 Ore il Mezzogiorno si piazza in blocco nella seconda metà della graduatoria: peggio di tutte Foggia ma la nostra regione non si allontana di molto
Tutti gli articoli di Attualità
PHOTO
La provincia in cui si vive meglio in Italia? È Udine secondo l’indagine del Sole 24 Ore sulla qualità della vita. I primi posti della classifica, in questa 34esima edizione, vanno tutti al Nord. Maglia nera invece al Sud, con Foggia che occupa il gradino più basso, il 107esimo.
Ma se la Puglia piange, la Calabria non ride certo. Bisogna risalire di appena 4 posizioni per trovare infatti la provincia di Crotone, 103esima, che però sale di 4 gradini rispetto alla scorsa edizione. E solo un passo avanti si trova Cosenza, che invece perde 7 posizioni. Da 102 a 101, dove troviamo Reggio Calabria, che guadagna un posto. Staccano il gruppo, ma di poco, Vibo Valentia (96esima, sale di 7 posti) e Catanzaro (91esima, sale di 5).
Il Mezzogiorno si piazza in blocco nella seconda metà della graduatoria, con l’unica eccezione di Cagliari che arriva 23esima.
Le sei tappe
Sono 90 in tutto gli indicatori utilizzati per stilare la classifica, suddivisi in sei categorie che danno vita a sei classifiche parziali. E qua e là, nonostante la brutta performance generale, spunta anche qualche eccellenza made in Calabria. Come quella di Vibo, che afferma il suo primato nelle imprese con titolari under 35.
Sei tappe, le definisce il Sole 24 Ore: ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, giustizia e sicurezza, cultura e tempo libero, demografia e società.
Prima tappa - ricchezza e consumi - pessima per la provincia di Crotone, che scivola all'ultimo posto, stabile rispetto allo scorso anno. Perde invece due posizioni e si piazza al 105esimo posto Cosenza. Al 97esimo Catanzaro, in salita di 8 posizioni; +7 per Vibo che arriva 94esima. Infine, all'88esimo posto, guadagnando ben 18 posizioni, troviamo Reggio Calabria.
Nella seconda tappa - affari e lavoro - ad avere la peggio tra le province calabresi è Cosenza, che perde 22 posizioni e arriva 102esima. Ne perde 39 Reggio piazzandosi 97esima. Un gradino più su Crotone, che scivola di 27 posizioni rispetto all'anno scorso. Al 75esimo posto Catanzaro, in discesa di 20 gradini mentre sale di 15 Vibo Valentia che stacca tutti e vola nella prima metà della classifica finendo 37esima e guadagnando un primo posto per l'imprenditoria giovanile.
La terza tappa riguarda ambiente e servizi. E questa è la classifica, partendo dal basso: Reggio Calabria 107esima con -2 posizioni rispetto allo scorso anno; Crotone 94esima con +5; Cosenza 93esima con -37; Vibo Valentia 86esima con -8; Catanzaro 81esima con -40.
Quarta tappa, giustizia e sicurezza. Ultima in Calabria la provincia di Catanzaro, che però sale di 8 posti e arriva 97esima. La precedono Vibo Valentia, 89esima con +7 posizioni; Crotone, 80esima ma in discesa di 17 gradini; Cosenza, 69esima con +16; Reggio Calabria che finisce ai piani alti, 26esima con +26.
La quinta tappa è cultura e tempo libero. Perde due posizioni e finisce al gradino più basso su scala nazionale Reggio Calabria, 107esima. Procedendo verso l'alto si piazzano: Vibo Valentia, stabile al 106esimo posto; Cosenza, 104esima con -6; Crotone, 99esima con +8 (che però vince su tutti per l'indicatore relativo alla quantità di spettatori per ogni singolo spettacolo, manifestazioni sportive comprese); Catanzaro, 85esima con +8;
Sesta e ultima tappa, demografia e società. Sempre partendo dalla base, troviamo nell'ordine: Vibo Valentia, 94esima in salita di 10 posizioni; Cosenza, 92esima con -12; Crotone, 86esima con +19; Reggio Calabria, 75esima con +24; Catanzaro, 58esima con +13.
La qualità della vita per le donne
Tra gli indici presi in considerazione dall’indagine la qualità della vita per le donne. È Udine a confermarsi al primo posto di una classifica che mostra una spaccatura netta tra il Nord e il Sud del Paese, rispettivamente nella parte alta e in quella bassa dell’elenco.
E se la maglia nera quest’anno la strappa Napoli a Vibo Valentia, la provincia calabrese non sale però di molto posizionandosi appena penultima. Appena più su troviamo Crotone. Cosenza si piazza 102esima, 96esima e 95esima Reggio e Catanzaro.
Secondo quanto riporta il Sole 24 Ore, «il Sud mostra un potenziale importante, sia sul fronte degli studi sia delle competenze e dell’imprenditorialità femminile, ma il potenziale rimane inespresso».
Sono 12 gli indicatori che raccontano il benessere femminile nelle province italiane da diversi punti di vista: speranza di vita, titoli di studio, opportunità di lavoro, ruoli nell’amministrazione, presenza nel mondo dello sport, sicurezza.
Bambini, giovani e anziani
Ai piani bassi anche nelle graduatorie sulla qualità della vita per bambini, giovani fino ai 35 anni e anziani. Con l’eccezione di qualcuna che qua e là riesce a scalare la classifica fino a metà, le province calabresi non brillano neanche sotto questo aspetto.
Nell’indice dei bambini, tra gli indicatori la retta media della mensa scolastica, la spesa pro capite dei Comuni per interventi e servizi sociali per famiglie e minori, le competenze numeriche e alfabetiche dei ragazzi di terza media. Crotone è maglia nera, in 107esima posizione. A salire troviamo Reggio (106), Cosenza (104), Vibo (100), Catanzaro (97).
Per quanto riguarda i giovani, in considerazione sono presi, tra gli altri, il trend dei residenti tra 18 e 35 anni e l’indice di soddisfazione per il proprio lavoro. Ed ecco i posizionamenti, sempre partendo dal basso: Catanzaro (103), Reggio (96), Cosenza (89), Crotone (86), Vibo (60).
Infine il benessere degli anziani: oltre ai posti letto nelle Rsa viene rilevato l’indice della solitudine, ossia l’incidenza di over 65 che vivono senza nessuno accanto. A pochi gradini dalla base troviamo Reggio (103), preceduta da Crotone (100), Vibo (99), Cosenza (89), Catanzaro (54).