«Esprimo piena solidarietà agli 80 psicologi che operano nella nostra regione e che, nei giorni scorsi, sono stati indicati come "imboscati" da parte della trasmissione Rai "Uno Mattina" che ha ripreso un articolo apparso su "Repubblica" qualche giorno prima."


È questo il commento del consigliere regionale Giuseppe Giudiceandrea che spiega: «Ottanta medici lavorano come psicologi pur essendo stati assunti come amministrativi, ma il commissario della sanità non vuole regolarizzare la loro posizione, così si continua in maniera indecorosa a non pagarli adeguatamente. È assai grave che il servizio pubblico faccia così tanta confusione rispetto ad una tematica così importante. È emersa sulla stampa e in tv una realtà totalmente falsata che ha fatto apparire questi medici come coloro i quali sfruttano la loro posizione per avere lavori più semplici o ottenere permessi. Niente di più falso, lavorano incessantemente e addirittura sono sottopagati».

 

Questa mattina in un hotel di Lamezia si è svolta a porte chiuse l’assemblea per gli 80 psicologi calabresi impegnati nella rivendicazione di un diverso inquadramento negli organici delle Aziende sanitarie provinciali. Al termine, il presidente regionale dell'Ordine professionale Francesco Campolo ha riferito che «sono state decise nuove forme di protesta che verranno lanciate in mancanza di risposte in tempi ragionevoli».

 

Gli psicologi non si sentono “imboscati” e si riuniscono a porte chiuse: «Regione e Asp passino dalle parole ai fatti»


Le conclusioni di  Giudiceandrea sono rivolte al commissario Scura: «Chi governa la sanità ha l'obbligo di intervenire rispetto a questa vicenda che ha del paradossale, non si possono mortificare questi medici ma bisogna invece dare loro maggiore dignità. Chiediamo al Commissario Scura che equipari questi medici ai loro colleghi. Oggi infatti, gli psicologi non si occupano di amministrazione, piuttosto svolgono il loro lavoro di psicologi e si prendono cura dei pazienti con cura e sacrificio».