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VIBO VALENTIA - Costituiscono un bacino particolarmente fragile del già penalizzato comparto dei lavoratori precari impiegati presso la Provincia di Vibo Valentia. Si tratta dei 77 ex Articolo 7, dipendenti in servizio presso l’ente commissariato da gennaio del 2013, sulla cui sorte pende l’ennesima minaccia di licenziamento. La doccia fredda è arrivata tramite una delibera affissa nell’albo pretorio della Provincia, nella quale il commissario Mario Ciclosi, annuncia l’impossibilità dell’ente di prorogare ulteriormente i contratti dei 77 lavoratori ex Articolo 7, a causa della mancanza di copertura economica. A pochi giorni dalla scadenza del contratto, fissata per il 31 maggio, una nutrita delegazione di lavoratori ha deciso di rivolgersi al Prefetto di Vibo, Giovanni Bruno. Obiettivo immediato e ineludibile, è l’ottenimento della proroga dei contratti almeno per un semestre. "Un impegno - ha dichiarato Bruno- che riguarda il mantenimento dei livelli occupazionali e prescinde dalla copertura economica, già predisposta dalla Regione fino al mese di dicembre".
L'OPZIONE CALABRIA LAVORO. L’incontro di oggi è propedeutico al vertice che si terrà domani mattina nella sede dell’ufficio territoriale del governo. Una riunione fondamentale per segnare almeno un punto fermo nel percorso di precariato decennale che coinvolge decine di lavoratori, alla quale penderanno parte, oltre al Commissario della Provincia di Vibo Valentia Mario Ciclosi, l’assessore regionale al Lavoro Nazzareno Salerno, i rappresentanti sindacali e il Commissario di Calabria Lavoro Pasquale Melissari. E una delle proposte sul tavolo del prefetto è proprio quella che implicherebbe l'impegno dell’ente strumentale della regione, che potrebbe assorbire i lavoratori e smistarli in altri enti pubblici territoriali. Una soluzione poco praticabile, secondo l'analisi del Prefetto Giovanni Bruno, vista la fase di transizione nella quale versano le province italiane. In attesa di soppressione, ma in assenza, fino a oggi, di un decreto attuativo che ne deliberi la scomparsa.