Giovanni Cuda è intervenuto dopo gli scontri con la polizia verificatisi a La Sapienza che hanno portato all'arresto di due ragazzi: «Gli atenei dovrebbero affermarsi come luogo di cultura e di libertà che non vanno strumentalizzati»
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Cortei, manifestazioni, disordini, l’Italia universitaria sta vivendo un momento particolare. Gli studenti facenti parte dei collettivi dei diversi atenei stanno scendendo in piazza principalmente per protestare contro la guerra a Gaza. Manifestazioni che più di una volta si sono trasformate in scontri tra i ragazzi e la polizia. L’ultimo episodio si è verificato alcuni giorni fa a La Sapienza di Roma dove era attesa la riunione del Cda e del Senato accademico sulla questione degli accordi di ricerca con Israele. A seguito dei disordini due ragazzi sono stati arrestati (poi rilasciati ieri 17 aprile) e diverse sono state le persone rimaste ferite. Per il presidente del Consiglio Giorgia Meloni «non è manifestare ma delinquere».
In merito a quanto sta accadendo è intervenuto il rettore dell’Università di Catanzaro Giovanni Cuda davanti alla sede della Conferenza dei Rettori delle Università italiane (Crui), che si è riunita oggi: «È un momento duro, complicato. L'università dovrebbe affermarsi come luogo di cultura e di libertà che non va strumentalizzato. Temo vi siano infiltrazioni di persone che hanno poco a che fare con la componente studentesca».