«Partirà all’insegna della responsabilità sociale d’impresa l’atteso avvio della 29esima stagione dell’Acquapark Odissea 2000, ancora una volta ricca di novità che saranno svelate nei prossimi giorni. Nel solco di un’attenzione non soltanto al territorio in cui si è scelto di vivere, investire e condividere attività e soddisfazioni, ma anche per sostenere e rilanciare temi, obiettivi e valori di portata più vasta ed universale, ad impreziosire di senso e sentimenti ulteriori la proposta più divertente ed energetica delle estati in Calabria e nel Sud questa volta sarà il progetto umanitario Odissea 2000 per Unicef». È quanto fa sapere il management di Odissea 2000 annunciando che parte del ricavato della vendita dei biglietti d’ingresso all’Acquapark sarà destinato quest’anno per l’emergenza terremoto in Siria e Turchia.

Tutti i dettagli dell’iniziativa saranno presentati ufficialmente nel corso di un evento pubblico, alla presenza tra gli altri anche dei vertici di Unicef, in programma per mercoledì 7 giugno a Corigliano-Rossano e che sancirà l’avvio ufficiale di un’edizione speciale e con essa del conto alla rovescia per il trentesimo compleanno di un’esperienza imprenditoriale e turistica che continua a lasciare il segno.

«La nostra visione e la nostra proposta, a partire dalla scelta della nostra ispirazione identitaria agli dei ed eroi dell’antica Grecia e Magna Graecia, hanno sempre interpretato – continuano i responsabili di Odissea – l’esigenza di unire messaggi e contenuti valoriali alle proposte commerciali di qualità e spesso pionieristiche che hanno contraddistinto la nostra presenza ed il nostro impegno aziendale».

«Ed è per questo che – proseguono – ci riempie di gioia e restituisce senso e direzione a tanti sforzi messi in campo in questi anni, sapere di poter garantire oggi un futuro migliore ai tanti bambini in difficoltà nelle diverse aree complicate del mondo, contribuendo a sensibilizzare ad una causa più grande, non solo quanti ripongono fiducia in noi da un quarto di secolo ma l’intera opinione pubblica regionale sull’emergenza globale, purtroppo, dell’infanzia negata».