La comunità di Girifalco si allarga. Diventa più grande e fa dell'accoglienza diffusa uno strumento per favorire l'integrazione tra uomini e donne di nazionalità differenti abbattendo i muri dell'ostilità e del pregiudizio.

Nell'ambito del progetto Sai "L'approdo", una famiglia proveniente dalla Tunisia ha trovato in questi giorni sistemazione nella cittadina della provincia di Catanzaro. L'appartamento in cui i componenti del nucleo familiare, composto da due adulti e due bambine, sono stati accolti è stato messo a disposizione attraverso un'iniziativa finanziata interamente dal Dipartimento per le politiche dell'immigrazione.

Anche una famiglia nigeriana, composta da due adulti e tre bambini, è stata già accolta nella comunità girifalcese mentre a breve saranno assegnati i dieci posti rimanenti. Complessivamente infatti saranno diciannove le persone che avranno la possibilità di essere ospitate in paese. L'iniziativa progettuale è stata affidata con procedura di evidenza pubblica alla fondazione “Città Solidale” onlus di Catanzaro.

Recentemente, alla presenza dell'assessore alle politiche sociali di Girifalco Elisa Sestito, del responsabile unico del progetto per l’ente locale ingegner Orlando Pisano, del coordinatore del progetto della fondazione “Città Solidale” onlus Massimo Olivadoti e della mediatrice Om Bakkali Kaltoum, sono stato siglati i patti di accoglienza ed è stato firmato il regolamento del centro ospitante.

«Il nostro – ha affermato l'assessore comunale con delega alle politiche sociali Elisa Sestito - è il paese dell'accoglienza sin dal 1870 da quando nel territorio venne istituito l'ospedale psichiatrico provinciale dando vita ad una delle più belle forme di inserimento sociale». Per l'assessore che ha seguito l'iter del progetto di accoglienza diffusa «Girifalco è una comunità solidale ed accogliente, capace di aprire le porte all'altro e di rompere qualsiasi muro, compreso quello del pregiudizio e del silenzio. È una comunità virtuosa capace di piantare i semi giusti per realizzare una comunità migliore».