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«Sulla questione legata all’insabbiamento del porto di Amantea, durante la trasmissione andata in onda ieri sull’emittente televisiva LaC, sono state date le necessarie garanzie dalla commissione prefettizia, rappresentata dall'Ing. Ghionna, che l’iter per bloccare il porto sarà avviato con determinazione dagli uffici comunali, e che in tempi rapidi si attiveranno sia per iniziare a studiare il Bando regionale sui porti –Azione 7.2.2 previsto dal Por Calabria Fesr-Fse 2014-2020- e per liberare l’accumulo di sabbia depositatasi all'imboccatura del porto».
Lo riporta in nota Vincenzo Lazzaroli, esponente Forza Italia.
«Ci corre però l’obbligo di evidenziare, relativamente a quanto prevede il bando, che per beneficiare dei finanziamenti, alla data di presentazione della domanda, pena la non ammissibilità, deve essere attestata dal comune proponente la completa regolarità dell'infrastruttura portuale, sotto i profili demaniali e di conformità agli strumenti urbanistici vigenti. Per questo abbiamo sollevato durante la trasmissione una giusta osservazione, il porto ad oggi sembrerebbe non abbia la completa regolarità urbanistica, per cui su questo aspetto bisognerà attivarsi per sanare eventuali criticità prima della fine di marzo, data utile pe la presentazione della domanda».
«Allo stesso tempo, ci è parso un intervento di pura speculazione politica quello fatto in trasmissione dal consigliere regionale del PD Aieta, dichiarando che il Bando non è così stringente e cavalcando la vicenda, attribuendo i meriti per aver sollevato la questione del porto ad una giovane ragazza del PD di Amantea, non sapendo che il sottoscritto insieme ai tanti diportisti e pescatori, da tempo stiamo denunciando l’insabbiamento del porto con dovizia di particolari e fotografie fatte sul posto, andando incontro a nostro avviso ad una magra figura. A questo punto ci tocca solo aspettare gli eventi, terrò comunque alta l'attenzione sull'evoluzione del porto continuando a dare voce ai tanti pescatori e diportisti che da troppo tempo sono stati abbandonati al loro destino».