L'Autorità Nazionale Anticorruzione ha inviato richieste formali di accesso alla documentazione relativa al Ponte sullo Stretto di Messina a tre ministeri: Economia, Infrastrutture e Ambiente. Queste richieste sono state indirizzate a Giancarlo Giorgetti, Matteo Salvini e Gilberto Pichetto Fratin il 19 febbraio scorso, con l'avvertimento che l'autorità guidata da Giuseppe Busia sta monitorando attentamente il progetto da 14,5 miliardi, secondo stime governative ufficiali. Ne dà notizia il Fatto Quotidiano.  

L’esposto inviato all’Anac all’inizio di dicembre

Questa mossa è stata scatenata da un dettagliato esposto inviato all'Anac all'inizio di dicembre, che evidenzia varie problematiche legate all'opera: dalla fattibilità ingegneristica e tecnica alla sicurezza, fino agli aspetti economici del progetto redatto dal consorzio Eurolink, guidato da Webuild, l'azienda capitanata da Pietro Salini, attualmente dominante nel settore degli appalti pubblici in Italia.

Il monitoraggio in corso implica una fase di valutazioni approfondite e accertamenti. L'Anac ha richiesto l'accesso alla documentazione prevista dal decreto con cui Salvini ha deciso di riprendere l'opera nel marzo 2023, interrotta nel 2012 dal governo Monti. La documentazione deve essere presentata al Cipess, il comitato per le grandi opere, e include il piano economico finanziario, non ancora approvato nonostante la scadenza prevista fosse alla fine del 2024. Anac ha chiesto di essere aggiornata in caso di approvazione da parte del Cipess.

L’aumento dei costi da 4,5 a 14,5 miliardi

Un punto chiave per l'Anac è il rispetto della direttiva dell'Unione Europea del 2014 sugli appalti, che richiede una nuova gara se un appalto viene ripristinato e il suo valore supera del 50% quello precedente. È importante notare che il costo del ponte è passato dai 4,5 miliardi della gara del 2005 agli 8,5 miliardi del 2012. Il ministero di Salvini ha cercato di aggirare questa normativa con una complessa argomentazione tecnica.

L'intervento dell'Anac arriva in un momento cruciale per il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina promosso da Salvini. Nonostante gli sforzi per approvare il progetto entro dicembre 2024, alcuni ostacoli hanno causato ritardi. Salvini ha annunciato nuove scadenze, ma al momento la procedura non è stata completata.

Si prevede che la decisione finale dipenderà da Bruxelles, in particolare per quanto riguarda l'impatto ambientale del progetto. La Commissione di Valutazione Ambientale ha emesso pareri positivi condizionati a numerose prescrizioni significative da rispettare prima dell'approvazione del progetto esecutivo. L'obiettivo è avviare i lavori principali entro il 2025.