Piazza stracolma a Longobucco per confermare l’indignazione di una terra che soffre l’isolamento da sempre ed ora anche dal punto di vista infrastrutturale. L’amministrazione comunale a guida Pirillo è stata invitata a issare una bandiera nera presso il Palazzo comunale come segno di lutto. La protesta proseguirà a lungo termine a fasi alterne, mediante confronti costanti con l’Anas che dovrà rendicontare sul da farsi.

Longobucco non chiede solo la strada, ma anche il diritto allo studio, alla sanità e al lavoro. Per l’occasione sono stati chiusi i negozi. Lamentata l’assenza di politici all’incontro. Durante l’assemblea del comitato è stato eletto il direttivo e il referente.

Presente alla manifestazione anche il sindaco Giovanni Pirillo: «È arrivato il momento che il Governo centrale prenda a cuore questo territorio, è un paese di giovani che vogliono rimanere e non andare via. La bandiera in segno di lutto è un segnale fortissimo. 
Occhiuto - ha detto ancora il primo cittadino - ha già riunito un tavolo tecnico, stanno cercando di capire a quanto ammontano i danni. Ieri c'è stato Furgiuele che ha parlato poi con il ministro Salvini. Forse oggi presenteranno un ordine del giorno per un decreto su Longobucco».

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