VIDEO | I Comuni dell’Ambito territoriale chiamano a raccolta le realtà del terzo settore per individuare bisogni e mettere in campo strategie condivise. L'assessore Pollinzi: «Abbiamo chiesto il contributo delle associazioni, cooperative e sindacati»
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Sono sette i tavoli tematici che saranno avviati a breve per costruire lo strumento guida delle politiche sociali dell'Ambito territoriale di Crotone, il Piano di zona, che i Comuni che fanno parte dell'Ambito Sociale (Belvedere Spinello, Cutro, Isola Capo Rizzuto, Rocca di Neto, San Mauro Marchesato e Scandale, oltre al comune di Crotone in qualità di ente capofila) stanno predisponendo per il triennio 2021-2023.
Confronto aperto
«Il Piano di zona – spiega l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Crotone, Filly Pollinzi - è lo strumento strategico dei servizi sociali professionali così come oggi sono intesi. Ci arriviamo in netto ritardo, ma contiamo di recuperare il tempo perso grazie a quella caratteristica tipica del sud e dei calabresi, di essere solidali, saper leggere il territorio e quindi riuscire a rispondere insieme a quelli che sono i bisogni dei cittadini».
Ai tavoli sono chiamati a partecipare i diversi soggetti attivi nel sociale, che devono manifestare la loro adesione entro il 30 giugno: «Abbiamo chiesto il contributo agli enti del terzo settore, alle cooperative, agli enti di promozione sociale, alle fondazioni e patronati e sindacati, come impone la legge 328 del 2000, di partecipare ai tavoli per contribuire alla co-programmazione e alla co-progettazione dei servizi sociali dell’Ambito territoriale» aggiunge Pollinzi.
Le aree di intervento
Un confronto necessario, dunque, per avviare un percorso condiviso su specifiche aree di intervento: politiche per la famiglia, l'infanzia e l'adolescenza, politiche giovanili, opportunità e servizi per le persone anziane, inclusione sociale delle persone con disabilità, prevenzione e contrasto alla violenza di genere, accoglienza ed integrazione degli immigrati, prevenzione e contrasto alle dipendenze patologiche e contrasto alla povertà e all'emarginazione sociale.
«Ci sono due temi, in particolare, a cui ho tenuto che venisse dato spazio, che sono la tutela contro la violenza di genere e le politiche giovanili, perché i nostri minori sono sempre stati un po’ abbandonati a loro stessi e in questo anno e mezzo di pandemia sono quelli che forse hanno subito di più il colpo».
I tavoli tematici saranno avviati tra pochi giorni e dureranno qualche mese per permettere una discussione approfondita: «Poi insieme individueremo i bisogni e le strategie condivise per dare le adeguate risposte».