Grande pubblico al terzo e ultimo appuntamento organizzato dal Pubbliemme-Diemmecom-ViaCondotti21: ecco le reazioni di Baldino, Scutellà, Rapani, Branda ai grandi temi centrati da Gratteri
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È spesso il pubblico, la qualità del pubblico, a suggellare il successo di un evento. E serate come quella trascorsa a Corigliano Rossano, ultima tappa di di Link – Orgoglio e pregiudizio, il progetto di viaCondotti21, Pubbliemme, Diemmecom e LaC network che si pone l’obiettivo di abbattere lo steccato del pregiudizio con l’orgoglio della calabresità, quella vera, sana, pura, lasciano il segno. Nelle coscienze e nei ricordi.
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I talk col procuratore antimafia di Catanzaro, Nicola Gratteri, con i “padroni di casa”, Pina e Fortunato Amarelli, con Cesare Berlingeri e Anton Giulio Grande, e con il presidente ed il direttore generale di Diemmecom, Domenico Maduli e Maria Grazia Falduto, hanno contribuito a scuotere quelle coscienze perché dei grandi argomenti offerti da Link, in città se ne parlerà per giorni.
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Il parterre dell’evento ha rappresentato per molti versi il bigliettino da visita della città di Corigliano Rossano. Tanta gente, tantissima, oltre un migliaio di presenze. Tra questi anche un’importante rappresentanza della classe imprenditoriale di altissimo profilo del territorio, le istituzioni, alcuni esponenti politici e della società civile.
C’erano tra gli altri l’imprenditore ed editore Enzo Lapietra, Stanislao Smurra della Simet, Gennaro Scura dell’omonima società di autolinee, i fratelli Walter ed Eugenio Pulignano titolari di Ecoross, Nicola Cilento di Coab e vicepresidente nazionale di Confagricoltura, Filomena, Giancarlo e Tommaso Greco in rappresentanza dell’azienda iGreco, il produttore oleario Donato Parisi.
C’erano, ancora, il direttore sanitario dell’Asp di Cosenza, Martino Rizzo, Enzo Barbieri, celebre chef di Altomonte e Rosario Branda, direttore di Confindustria Cosenza di cui Fortunato Amarelli, che ha ospitato la kermesse al Concio, è presidente. A fare la fila, come tutti gli altri per un posto a sedere, ad un certo punto è arrivato anche Pasquale Tridico, l’ex presidente nazionale dell’Inps, originario di Scala Coeli e già studente del Liceo Scientifico di Rossano.
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Folta anche la delegazione politica, il senatore di Fratelli d’Italia, Ernesto Rapani, le deputate del Movimento Cinque Stelle, Vittoria Baldino ed Elisa Scutellà, l’ex sindaco di Rossano, Stefano Mascaro – in compagnia del questore di Roma, il rossanese Carmine Belfiore – gli ex parlamentari Giovanni Dima e Rosa Silvana Abate, il vicensindaco di Corigliano Rossano, Maria Salimbeni. E poi i rappresentanti di tante associazioni che operano nel tessuto sociale cittadino, dei Rotary Club e dei Lions, e delle forze dell’ordine a garantire la sicurezza dell’evento e del procuratore Gratteri, rappresentate anche dai loro massimi esponenti territoriali, il maggiore dei carabinieri, Marco Filippi, comandante del reparto territoriale di Corigliano Rossano, il capitano della Compagnia cittadina della Guardia di Finanza, Sergio Minervini ed alcuni funzionari del commissariato di Polizia tra cui Mimmo Laurenzano.
A fine serata non sono mancati gli apprezzamenti della gente, che ha marcato strettissimo – per un’ora e mezza – Nicola Gratteri per il firma copie del suo ultimo libro, “Fuori dai confini. La 'ndrangheta nel mondo”, ed i commenti ai temi toccati dal procuratore antimafia di Catanzaro.
Rapani: «Le intercettazioni vanno disciplinate»
«Il procuratore – ha commentato il senatore Rapani – ha rimarcato un concetto a noi noto: le carenze infrastrutturali della Sibaritide. Ha fatto riferimento ai numeri delle forze dell’ordine, e quindi anche in questo caso alle carenze di organico». Da componente della commissione Giustizia del Senato, Rapani ha toccato due argomenti caldi, l’istituzione del tribunale di Corigliano Rossano e le intercettazioni. «Gratteri ha sempre sostenuto che Rossano ed il suo circondario non si sarebbero dovuti privare del Tribunale. Per questo a settembre ho intenzione di incontrare il magistrato per un confronto, perché vi è la necessità che a questo territorio sia restituito il presidio di giustizia. Le intercettazioni? In commissione stiamo approfondendo il tema anche sotto il profilo scientifico. Lo strumento non va toccato e siamo d’accordo, ma va disciplinato. Non sono ammissibili la fuga delle notizie, o i troian che addirittura alterano i sistemi informatici».
Baldino: «Sentirsi liberi di dire quello che si pensa, questa è la vera libertà»
«Il procuratore Gratteri – ha sottolineato la deputata Baldino – parla da grande esperto della criminalità organizzata, ma ha parlato di tante altre cose, di carenze infrastrutturali in Calabria, di libertà. La libertà di dire sempre ciò che si pensa: credo sia stato il pensiero che mi ha colpita di più. E soprattutto ha posto l’accento su ciò che ogni governo dovrebbe fare con l’arrivo di miliardi di euro del Pnrr nel nostro Paese, con una particolare attenzione a come verranno spese quelle risorse perché rappresentano un’occasione di sviluppo straordinaria. Il procuratore ha blindato ancora una volta le intercettazioni. Sono anni che invita i governi a mettere giù le mani da uno strumento essenziale di contrasto alla criminalità organizzata. Gratteri ha fatto notare come le intercettazioni non debbano esser avviate solo per i reati di mafia, ma anche per reati spia come corruzione, peculato, concussione, i crimini contro la pubblica amministrazione che sono indice della mentalità mafiosa. È importante non depotenziare uno dei pochi strumenti nelle mani della magistratura».
Scutellà: «Parole di Gratteri un monito a migliorare»
«Abbiamo trascorso una serata straordinaria – ha aggiunto la deputata Scutellà –. Ci voleva per il nostro territorio che soffre delle grandi questioni sollevate dal procuratore. Il suo sia un monito ulteriore a poter migliorare, sicuramente anche rivolto a noi rappresentati delle istituzioni. Mi hanno colpita i suoi pensieri sulle mafie europee. Nelle mie vesti di capogruppo nella commissione Politiche europee, me ne sto occupando e devo purtroppo constatare che le preoccupazioni manifestate dal procuratore di Catanzaro sulle mafie albanesi e nigeriane sono assolutamente condivisibili».
Branda: «Parole di Gratteri musica per le orecchie degli imprenditori»
La filosofia di pensiero di Nicola Gratteri, per Rosario Branda, direttore di Confindustria Cosenza, «è stata musica per le orecchie degli imprenditori. Sono le battaglie che negli anni stanno portando avanti i presidenti di Confindustria e Ance: i subappalti a cascata, la scarsa qualificazione, i ribassi eccessivi». «Link – Orgoglio e pregiudizio è stata una bellissima iniziativa che ha messo in rete la Calabria che vuole cambiare, superare i pregiudizi attraverso la riscoperta dell’orgoglio di essere calabresi».