Bella e (quasi) impossibile da raggiungere: con buona parte dei calabresi sparpagliati in giro per l’Italia per studio e lavoro, la Calabria, durante le feste “comandate”, diventa una delle mete più ricercate nelle piattaforme online per la ricerca dei biglietti, con conseguente rimbalzo verso l’alto dei prezzi spinti dall’algoritmo che, a una maggiore domanda, risponde con un offerta sempre più salata. E se prenotare un aereo può arrivare a costare quanto l’affitto di un bilocale in città, anche prendere un treno per raggiungere la punta dello stivale dalle maggiori città italiane può raggiungere costi esorbitanti.

Nella nostra simulazione abbiamo preso in considerazione una finestra di tempo compresa tra il 23 di dicembre e il 2 di gennaio – periodo di massima mobilità per i tanti fuori sede calabresi che intendono fare ritorno a casa per il Natale – mettendo a confronto tempi e costi dei biglietti, sia per i treni ad alta velocità che per i normali (e più lenti) intercity. E quello che ne è venuto fuori è un film dell’orrore (almeno per quelli che riescono a ritagliarsi una decina di giorni di stop dal lavoro di tutti i giorni) che come tutti gli anni va in scena a “vantaggio” dei tanti calabresi che per scelta o per necessità sono andati a vivere lontano.

È la tratta che collega Milano con la Calabria a recitare la parte del leone, con aumenti delle tariffe stratosferici. Partendo dai collegamenti serviti dall’alta velocità, un biglietto andata e ritorno dalla Lombardia fino in Calabria (nella nostra simulazione, come stazione d’arrivo, abbiamo scelto Lamezia Terme) costa in media poco meno di 300 euro a persona con tempi di percorrenza di meno di otto ore. Nella sostanza, nel caso di una famiglia di tre persone, solo il prezzo del viaggio si mangia quasi tutta la tredicesima. E se la regione Sicilia, con un accordo siglato con Trenitalia, è riuscita a ritagliarsi una serie di corse estremamente economiche con il vecchio “espressone” rimodernato in giocattolo vintage con tanto di artisti ad allietare il viaggio, in Calabria, dove il ministro leghista ai Trasporti è stato eletto, i nostalgici dei viaggi in notturna dovranno accontentarsi di banali intercity notte. Il viaggiatore che volesse scegliere questa opzione arriverebbe a risparmiare parecchio – ma i biglietti rimasti sono pochissimi e aumentano continuamente di prezzo con il passare delle ore – con un biglietto di andata e ritorno che si aggira attorno ai 180 euro a fronte di un viaggio che però durerebbe oltre 14 ore, cambio di convoglio compreso.

Anche per i calabresi (e gli sparuti) turisti che vivono nel nord-est del Paese e che volessero approfittare delle vacanze di Natale per un salto in Calabria, le notizie non sono confortanti. Un biglietto di andata e ritorno da Verona con una soluzione che prevede l’alta velocità, costa in genere tra i 250 e i 300 euro e prevedono comunque un cambio di convoglio alla stazione di Bologna.

Vanno meglio le cose da Roma: dalla Capitale si può raggiungere la Calabria con un intercity spendendo, tra andata e ritorno, poco più di cento euro, ma anche in questo caso i posti disponibili sono pochissimi e le tariffe sono in continuo aumento. Per chi volesse invece optare per un treno veloce, i pochi posti rimasti arrivano a costare quasi il doppio.