Il professionista ripercorre le prime esperienze in Campania e la svolta calabrese con il Me Restaurant. Oggi è ambasciatore del gusto
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Giuseppe Romano ha origini campane e la sua passione per i fornelli inizia quasi per gioco a 12 anni, quando frequenta una pasticceria sotto casa dei suoi genitori. È così che decide di abbandonare gli studi per lavorare in pasticceria. È la madre Assunta, però, a “riprenderlo” e a convincerlo di frequentare l’Istituto Alberghiero ad Aversa per poi concludere il corso di formazione a Posillipo, al prestigioso “Ippolito Cavalcanti”. È da qui che inizia la sua crescita professionale: si affianca a vari chef da cui apprende costantemente nuove tecniche.
Dopo il diploma fa varie esperienze all’estero, prima in Germania e poi in Giappone; ma poi rientra in Italia e inizia a lavorare per una grossa struttura nella zona vesuviana, dove mette a disposizione anche le sue conoscenze estere, fino a quando arriva in Calabria: entrando nel ristorante “Olimpus” di Pizzo per cenare, conosce Eleonora, la figlia dei proprietario, che diventerà sua moglie. Rimarrà così per sempre in Calabria. Giuseppe inizia a lavorare nell’attività dei genitori di Eleonora fino a quando non nasce la piccola Ginevra che induce Giuseppe ed Eleonora a investire ulteriormente sul proprio futuro: rileveranno l’attività dei genitori di Eleonora eliminando, come prima cosa, la pizzeria e mantenendo solo il ristorante.
La visita dell’ispettore Michelin
Una scelta vincente: dopo pochi mesi dall’apertura del nuovo locale, in un pomeriggio caldo di giugno, entrerà nel ristorante un ispettore Michelin che, dopo aver ispezionato tutto, comunicherà che la struttura entrerà nella guida Michelin. Per Giuseppe ed Eleonora sarà un trampolino di lancio: Giuseppe cambierà anche il nome dello storico ristorante, che diverrà “Me Restaurant”, dalle iniziali di cognome e nome della moglie, un’ulteriore gesto d’amore verso sua moglie.
Lo chef stellato che guarda al sociale
Oggi Giuseppe è uno chef rinomato, che prepara piatti sia tradizionali ma anche moderni usando sempre ingredienti stagionali e freschi; ma è anche uno chef che sponsorizza molte attività nel sociale. L’ultima, ma solo in ordine cronologico, quella antecedente il lock down che ha convolto tanti chef calabresi impegnati a cucinare piatti per i bisognosi. Ma non si può non ricordare anche gesto a favore di alcuni ragazzi down, insultati in un ristorante di Filadelfia nel 2019, che ha indotto Giuseppe a organizzare l’iniziativa nel suo locale “Gli chef del cuore”, con i ragazzi che, vestiti da chef, hanno cucinato per gli ospiti sotto la guida dello stesso chef Romano.
Chef Romano, una storia di successo
Oggi il ristorante vanta anche importanti traguardi professionali: oltre ad essere presente nella guida Michelin, è anche presente nella guida “I Cappelli l’Espresso” in cui figurano i miglior ristoranti d’Italia e anche nella guida della Forchetta del Gambero rosso. Ma Giuseppe, soprattutto, è stato riconosciuto “Ambasciatore del gusto” entrando a far parte del circuito dei più grandi colossi della cucina italiana. Una storia di successo, sacrifici, passione che però i calabresi hanno premiato.