Tra i più grandi industriali tipo-litografici di New York, Anthony Brusco è nato a Paola. Il riconoscimento gli è stato consegnato da Filitalia International, associazione no-profit, fondata e presieduta da Pasquale Nestico, altro illustre professionista dalla calabresità indiscussa
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Il consultore dei Calabresi nel Mondo, Anthony Brusco, ha ricevuto un premio nella città di Philadelphia ad una già pluridecorata carriera da parte di Filitalia International, associazione no-profit intenta a preservare e promuovere il patrimonio e la cultura italiana nel mondo, il cui fondatore e presidente è il dottor Pasquale Nestico, altro illustre professionista dalla calabresità indiscussa.
Brusco, nato a Paola è costretto presto a lasciare il Paese per sperare in un avvenire migliore oltreoceano. Negli States è infatti divenuto, dopo tanti sacrifici e stenti, tra i più grandi industriali tipo-litografici degli States. Era il 1955 quando Brusco giunse ad Harlem, quartiere di New York e cuore dell’immigrazione. Nonostante un percorso duro e inizialmente in salita, la sua forza d’animo e l’ambizione di un domani migliore lo indussero nel 1957 a trasferirsi a Brooklyn, in un contesto certamente più italiano, seppur il centro degli interessi di Anthony resti Manhattan, nel cuore della Grande Mela, la dove business e fortuna sono lo specchio dell’intraprendenza e quindi del sogno americano.
Attraverso le frequentazioni intraprese al Soho, al Village e a Little Italy, stringe le prime amicizie ed inizia la sua prima esperienza nel settore della litografia, specializzandosi in Chimica della litografia, perfezionando il suo inglese e diventando uno dei pochi specialisti nel settore. L’esplorazione del mondo degli affari non si ferma al settore della litografia perché tra il ‘69 ed il ‘74, infatti, pur non abbandonando il suo settore professionale, scopre e al tempo stesso si appassiona al mondo di opportunita legate al settore immobiliare. Rilevò la maggioranza della Fleetwood, azienda che occupava già cinque piani al 304 di Houdson street, nel cuore di Manhattan. Nel 1980, con il boom del settore grafico e della pubblicità, grazie alla posizione strategica della sua ditta e alle amicizie acquisite nel corso degli anni, Brusco acquisisce clienti di primo ordine.
Nel settore della profumena e della cosmesi stringe i rapporti con la Revion, la Esthèe Lauder ma va anche oltre, acquisendo l’American Express. L’intuizione più grande fu, tuttavia, la grafica di qualità, litografie pubblicazioni d'arte e cataloghi, in quanto grazie all’amicizia con Steve Zane, direttore del Metropolitan Museum of Art, e con altri grossi nomi della grafica e dell'arte, Brusco porta la Fleetwood al rango di stamperia ufficiale per le produzioni dei quadri e per i poster in vendita al Metropolitan, ottenendo anche l'esclusiva per i cataloghi di Sotheby’s. Grazie a queste imprese, la Fleetwood arriva ad avere circa 400 impiegati e dal 1993, con il gemellaggio al colosso Applied Printing Technology, l’azienda comincia a stampare libri per il grande pubblico e viene quotata in borsa.
Ovviamente non è solo questo che fa di Brusco un grande calabrese e italiano. Immobiliarista per passione, cultore di arte e bellezza, mecenate ma soprattutto un amore viscerale per le proprie origini sono i tratti distintivi di una brillante carriera coniugata al sociale. Giuseppe Samà, giovane architetto originario di Fuscaldo e “firma” dei grattacieli più “cool” della Grande Mela, è tra i professionisti più brillanti lanciati da Brusco, attraverso la costruzione di immobili i cui materiali, progettisti e la manodopera, su espresso desiderio di Anthony, sono tutti “Made in Calabria”.
Infatti, attraverso l’importazione dalla nostra terra di materiali di produzione e la collaborazione di professionisti ed operai provenienti dal litorale tirrenico, Brusco ha da sempre mostrato un’attenzione e una sensibilità per lo sviluppo economico della sua terra natia. Una filosofia di pensiero che, unitamente ad una grande vocazione per il lavoro, gli è valsa una serie importante di riconoscimenti: membro del prestigioso Columbus Citizen Center, Uomo dell'anno del Calabria Regional Association di Brooklyn e Cavaliere Ufficiale della Repubblica Italiana sono tra i riconoscimenti più celebri di una carriera ricca di successi. Fondatore della Charter of Sons of Italy (Carta dei diritti dei figli degli italiani), un’associazione che soltanto nello Stato di New York conta 250.000 iscritti, promuove annualmente diverse borse di studio.
«È più facile togliere un calabrese dalla Calabria che la Calabria da un calabrese» è una delle sue citazioni preferite, una citazione che racchiude il senso dell’impegno di un self-made-man che non solo ha la Calabria nel cuore ma che crede che il riscatto della nostra terra passi anche da circuiti collaborativi e virtuosi tra la nostra regione ed i calabresi d’America.