VIDEO | Il progetto divide amministratori, associazioni e cittadini. In molti sono scesi in piazza per manifestare la propria contrarietà, parlando di un impatto negativo sull'ambiente e non solo
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Parco eolico off shore nel Golfo di Squillace. Un progetto che divide amministratori, associazioni, cittadini che da mesi difendono a spada tratta il territorio. La realizzazione dell'impianto che prevede l'installazione di 37 aereogeneratori al largo di Punta Stilo e delle relative opere elettriche, ha scatenato la contrarietà di molti che temono un impatto negativo dell'opera sull'ambiente e non solo.
A partire dal primo cittadino di Catanzaro, Nicola Fiorita, che ha chiamato a raccolta tutti i sindaci dei territori interessati dal mega investimento per discutere e adottare una linea condivisa allo scopo di fermare il meccanismo innescato dalla presentazione dell'istanza autorizzativa.
Non solo il sindaco di Catanzaro, ma anche i primi cittadini di Botricello, Cropani, Soverato e Stalettì sono stati tra i primi a manifestare disappunto, insieme al coordinamento Controvento, promotore di un'iniziativa, il 29 settembre scorso, per dire no al megaimpianto: un tuffo contro le pale. Un dissenso pubblico generale scaturito da ciò che il progetto potrebbe comportare in termini di impatto ambientale, paesaggistico ed economico. Anche la Filcams Cgil Calabria, guidata dal segretario generale Giusepeppe Valentino, ha parlato di «ennesimo atto di umiliazione e mortificazione della nostra terra della quale non siamo più titolari». Una questione che anche per il consigliere regionale Ernesto Alecci deve essere affrontata, in modo corale, da amministratori, politici, associazioni e cittadini che hanno a cuore il futuro della nostra terra e che pertanto devono unire le forze e fare fronte comune.