VIDEO | Il tratto interessato è cruciale per viaggiatori, turisti e per numerose attività commerciali, che rischiano di subire gravi ripercussioni se il cantiere dovesse procedere a un ritmo incompatibile con la bella stagione
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Il restyling del lungomare San Francesco di Paola, iniziato dal tratto centrale dei suoi due chilometri di lunghezza, sta proseguendo a un ritmo che - ben oltre la data di ultimazione dei lavori, fissata inizialmente per febbraio e poi posticipata alla seconda decade di giugno - rischia di compromettere seriamente la stagione estiva per diverse attività e per l'immagine stessa della città. La zona interessata dall’intervento rappresenta infatti il primo biglietto da visita con cui Paola si presenta a ogni turista o viaggiatore che scende da un treno e esce dalla porta lato mare della stazione ferroviaria.
Due cantieri distinti sono all’opera da tempo e gran parte della configurazione finale di entrambi i progetti è ormai evidente. Tuttavia, le tempistiche di esecuzione, almeno per quanto riguarda il marciapiede e la piccola rotonda su cui sarà installata la scultura del sacro Mantello - gonfio a mo’ di vela spiegata per richiamare il miracolo dell’attraversamento dello Stretto ad opera del Patrono di Calabria - dovranno attendere ancora prima di essere completate su quella che è stata definita la “Porta di Mare”.
Già oggetto di critiche in prossimità della festa del 4 maggio - quando l’imbuto creato dalle delimitazioni è stato momentaneamente allargato per consentire il passaggio pedonale nella fiera - i lavori procedono a singhiozzo per diverse motivazioni. In alcuni casi, i ritardi sono dipesi dalla consegna del materiale, mentre in altri, come nel caso degli oltre venti giorni di fermo totale appena trascorsi, sembrano coincidere con la presentazione delle rendicontazioni per lo stato di avanzamento dei lavori. Se non saldate dal committente, queste rischiano di costringere la ditta appaltatrice a procedere con le proprie finanze per portare avanti il cantiere, una situazione che - considerata anche la recente bocciatura del piano di riequilibrio delle finanze comunali paolane - metterebbe in difficoltà qualsiasi impresa.
Ovviamente, l’intenzione è quella di completare tutto al più presto, ma considerando che l’estate è ormai nel vivo e che i disagi nella zona sono già evidenti, potrebbe essere più opportuno sospendere i lavori per consentire almeno un ampio respiro al camminamento e al collegamento delle attività commerciali, attualmente penalizzate da un minore afflusso di clienti. Poi, eventualmente, a settembre si valuterà come procedere.
A tuonare contro il cantiere, dopo l’incoraggiante e celere allestimento del cantiere sul finire della scorsa estate, un primo periodo di stasi ha condizionato la prosecuzione dell’opera, motivo per cui, dalle parti della minoranza consiliare, l’ex candidata a sindaco Emira Ciodaro, già tuonò strali contro le metodologie adoperate per dare consistenza ai progetti.
«È una gestione lasciata al caso - ebbe a dire quando mancava poco più di un mese alla festa patronale - non c’è programmazione, non ci sono direttive politiche significative tali da poter correggere il tiro su cose di questa gravità. Se le cose continuano ad andare così, mi chiedo come sarà possibile garantire un traffico idoneo a quel flusso di persone che, normalmente, popola il lungomare durante il periodo estivo. L’andazzo è preoccupante e mette a rischio anche il lavoro degli operatori di settore, a cui va tutta la mia solidarietà, perché so che stanno in fibrillazione perché ancora non sanno di che morte devono morire. Cioè, il loro destino economico e gestionale per il futuro prossimo, ancora non si sa a quale filo è appeso».