Si è tenuto a Palmi, nella sala meeting del Grand Hotel Stella Maris, il convegno organizzato dall'Associazione di Promozione Sociale "Virtus" E.T.S. di Palmi, accreditato e patrocinato dall'Ordine degli Avvocati di Palmi. L'evento, intitolato "Il fine vita tra scienza, bioetica e diritto", ha affrontato diversi profili attinenti la complessa e delicata questione del fine vita, con particolare riguardo alle figure del suicidio medicalmente assistito e dell'eutanasia.

Dopo il saluto di benvenuto del presidente dell'associazione, Michele Salvatore Albanese, ha preso la parola il senatore Nicola Irto, il quale, nel corso del suo saluto istituzionale, ha sottolineato la responsabilità, la centralità e quindi il ruolo fondamentale del Parlamento nell'emanazione di una legge che colmi l'inaccettabile vuoto normativo. Prima dell'intervento dei relatori è stato proiettato un video che ha ripercorso la vicenda di Fabiano Antoniani, detto Dj Fabo, costretto a recarsi in Svizzera per la pratica del suicidio medicalmente assistito. Da tale vicenda è scaturito il famoso processo penale a carico di Marco Cappato che ha poi condotto alla famosa pronuncia della corte costituzionale (n. 242/2019) che ha dichiarato parzialmente incostituzionale l'art. 580 del codice penale, aprendo uno scenario di legalità sulla pratica del suicidio medicalmente assistito.

È poi seguito l'intervento dei relatori: il magistrato Antonio Salvati che ha puntualmente affrontato le diverse criticità, giuridiche e sociali, legate al tema del fine vita. L'avvocato Claudia Cannizzaro con una relazione di diritto comparato sulla disciplina del fine vita negli ordinamenti giuridici stranieri. Di seguito è intervenuta il notaio dottoressa Maria Teresa Frisina che ha dettagliatamente illustrato la disciplina dalla Legge 22 dicembre 2017 , n. 219, afferente le "norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento" ovvero delle c.d. DAT. Ha concluso i lavori la professoressa Isabella Aquila dell'Università Magna Graecia di Catanzaro, con un articolato intervento incentrato su diversi aspetti medico legali e sulle criticità talvolta rinvenibili in ordine alla formazione del consenso del paziente.

Il convegno si è concluso con il comune auspicio che il Parlamento intervenga prima possibile per disciplinare compiutamente una tematica così fondamentale, per la quale non è più accettabile tale aberrante vuoto normativo.