Prosegue il progetto di accoglienza dei migranti a San Benedetto Ullano grazie al centro facente capo all’associazione San Vincenzo Matrano, con riscontri importanti nell’ultimo anno di attività. L’accoglienza delle famiglie ucraine e delle persone sopravvissute al disastro di Cutro confermano l’importanza strategica dei centri arbëreshë nella politica strategica dell’integrazione.

 

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La tradizione all’accoglienza, maturata da un passato da richiedenti asilo, rende oggi queste comunità particolarmente sensibili al tema. Ferma volontà del sindaco, Rosaria Capparelli, è stato mettere al centro del paese le attività del Sai, con i risultati di una perfetta integrazione degli ospiti accolti, fino alla scelta di risiedere nel comune accogliente. «Sentire i bambini delle famiglie accolte intonare i nostri canti arbëreshë è il vero segnale dell’integrazione avvenuta: i bambini non hanno filtri, raccontano la verità così come si presenta», chiosa la responsabile legale del progetto, Vanessa Donato. Tante le attività che San Benedetto Ullano ha inaugurato intorno al tema, tra cui l’importante Festival delle Migrazioni.