A causare il cedimento, alcune infiltrazioni dal tetto di Palazzo De' Nobili. Previsti lavori per 900mila euro
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Disco verde a Catanzaro al progetto per i lavori nella sala consiliare, chiusa dal 2018 dopo il crollo del controsoffitto. «A meno di un mese dall'approvazione del progetto definitivo, la Giunta comunale di Catanzaro, presieduta dal sindaco Nicola Fiorita, ha approvato, nel corso della seduta odierna, su proposta dell'assessore ai Lavori pubblici Raffaele Scalise, il progetto esecutivo per la riqualificazione e l'efficientamento energetico della sala consiliare, conosciuta come 'Aula rossa'. Si tratta in sostanza dell'ultimo passaggio burocratico, perfezionato il quale si potrà bandire la relativa gara d'appalto per l'esecuzione dei lavori». I dettagli sono contenuti in una nota dell'ufficio stampa del Comune. La sala è chiusa dal febbraio del 2018 per il crollo del controsoffitto a causa di alcune infiltrazioni dal tetto di Palazzo De' Nobili.
Il recupero dell’Aula rossa
«L'importo complessivo dell'intervento - prosegue il comunicato - è di 900mila euro. Il recupero dell''Aula rossa' avverrà attraverso un insieme di opere strutturali, architettoniche e impiantistiche: la revisione e il ripristino del solaio di copertura, il 'restyling' dell'ambiente interno con il rifacimento del controsoffitto, una nuova pavimentazione, un nuovo rivestimento alle pareti, la sostituzione degli infissi e il rinnovo degli arredi, il rifacimento dell'impianto di climatizzazione concepito per ottimizzare i consumi, la realizzazione di un impianto fotovoltaico, l'installazione di un nuovo sistema di amplificazione e votazione e gli interventi per l'eliminazione delle barriere architettoniche».
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«Sin dall'insediamento della nuova Amministrazione comunale - afferma, in una dichiarazione, il presidente del Consiglio, Gianmichele Bosco - uno degli obiettivi prioritari è stato quello di accelerare quanto più possibile i tempi per restituire al Consiglio la sua sede naturale. Era un fatto di dignità istituzionale, ma anche più complessivamente per l'intera città. Un'Assemblea civica può essere ospitata fuori dal palazzo comunale per ragioni di emergenza, ma non oltre un tempo ragionevole. E quel tempo, almeno per quanto ci riguarda, era abbondantemente scaduto. Ora si tratta di procedere con altrettanta speditezza per l'esecuzione materiale dei lavori e restituire al Consiglio comunale la sua casa».