In precedenza il Tribunale amministrativo aveva accolto il ricorso del Comune e censurato lo stop regionale al progetto per incompatibilità ambientale
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Il Consiglio di Stato, con un decreto pubblicato oggi, ha accolto l’istanza di impugnazione della Regione Calabria volta alla emanazione di una favorevole misura monocratica cautelare “inaudita altera parte” sospendendo contestualmente l’esecutività della sentenza del Tar adita dal Comune di Caraffa e dalla ditta Grosseto Costruzione che avevano chiesto l'annullamento del parere di non compatibilità ambientale espresso dal dipartimento Ambiente della Regione Calabria alla realizzazione di un complesso abitativo.
Il Tribunale amministrativo regionale aveva, infatti, censurato il "potere di surroga" esercitato dalla Regione Calabria nei confronti del Comune, unico secondo i giudici amministativi titolare di "responsabilità di bilanciare i vari interessi in gioco", accogliendo il ricorso proposto dall'amministrazione di Caraffa e dando il via libera all'insediamento abitativo previsto a ridosso del quartiere Germeneto a Catanzaro.
La Regione Calabria, che continua a sostenere la non realizzabilità dell'opera sulla base dell'incompatibilità ambientale, ha quindi depositato un ricorso al Consiglio di Stato chiededendo la riforma della sentenza di primo grado. I giudici di Palazzo Spada hanno oggi stabilito che “l’urgenza del caso ben può essere posta a base della determinazione della data dell’esame della domanda cautelare nella ordinaria sede collegiale”, congelando di fatto l’ultimo pronunciamento del Tar fino alla prossima udienza fissata per il 29 novembre.
l.c.