Pappa reale, propoli, polline, prodotti tutt’altro che secondari per il comparto dell’apicoltura calabrese, che cresce e allarga l’offerta da destinare ai mercati nazionali ed esteri.

 

L’importanza economica di questi tre prodotti dell’arnia sta acquisendo sempre maggiore peso, tanto che molte aziende si sono specializzate nella loro produzione, integrando o addirittura sostituendo la tradizionale produzione di miele con quella di pappa reale, propoli, o polline.

 

Una tendenza che l’Aprocal, l’associazione degli apicoltori calabresi, ha registrato da tempo, attivandosi per cogliere le opportunità di questo settore. L’associazione ha organizzato un ciclo di incontri di formazione al fine di perfezionare la professionalità del comparto e incrementare il valore delle produzioni.

 

Anche perché la Calabria si presta particolarmente all’apicoltura: gode ancora di un ambiente relativamente incontaminato, rispetto alle regioni del Nord, dove l’inquinamento è a livelli molto maggiori; inoltre possiede una biodiversità da record, condizione naturale privilegiata per avere prodotti di qualità nettamente superiore alla media.

 

In questo scenario, pappa reale, propoli e polline si configurano come prodotti ad altissimo valore aggiunto: le basse quantità prodotte unite alle eccezionali proprietà nutritive fanno si che ci sia una elevata richiesta di mercato, con opportunità economiche molto interessanti.

 

La pappa reale per esempio ha un costo medio all’ingrosso che si aggira intorno ai 600,00 euro al Kg. Ovviamente produrre un kg di pappa reale non è come produrre un kg di miele. Infatti, mentre una colonia di api può arrivare a immagazzinare anche 100 kg di miele all’anno, la produzione di pappa reale difficilmente arriva a 10 kg. Inoltre la pappa reale fresca è un alimento ricco di vitamine, di proteine e con tracce di minerali (inclusi calcio e ferro), ha proprietà antinfiammatorie, trofiche (aiuta la crescita dei tessuti), antiossidanti e persino antitumorali. Anche propoli e polline stanno salendo alla ribalta per le loro caratteristiche nutritive e per gli effetti benefici sulla salute dell’uomo.

 

Un trend in crescita quindi, che non è passato inosservato agli addetti del settore. Per questo APROCAL ha organizzato “Non solo miele”, un seminario di formazione dedicato a questi prodotti.

 

Tra i relatori presenti all’evento che si è tenuto nei giorni scorsi all’agriturismo “La Gioiosa” di Cleto, esponenti del mondo accademico universitario come Orlando Campolo e Vincenzo Palmieri dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, il dirigente del dipartimento di agricoltura della Regione Calabria, Pasquale Celebre, il tecnico dell’Apas (apicoltori campani associati) e Unaapi (unione nazionale apicoltori italiani) Antonio Carrelli e Luigi Albo di Aprocal. A coordinare l’incontro di formazione Gaetano Mercatante, presidente di Aprocal.