Sarà per l’usanza di tramandare lo stesso nome da nonno a nipote, per la devozione al Santo protettore della regione, o ancora per la bellezza di un nome che – appunto legato nell’immaginario comune al paolano fondatore dell’Ordine dei minimi o al poverello d’Assisi - ispira semplicità e bontà d’animo. Fatto sta che Francesco continua ad essere il nome più diffuso in Calabria. Lo rivela Istat nel suo rapporto “Natalità e fecondità della popolazione residente - anno 2022”.

A livello nazionale, Francesco riconquista il podio piazzandosi secondo dopo che l’anno prima era scivolato in quarta posizioneal primo posto c’è Leonardo, fisso lì dal 2018, quando “rubò” il primato proprio a Francesco. Quest’ultimo comunque rimane il preferito oltre che in Calabria anche in Molise, Puglia e Basilicata.  Per quanto riguarda le bambine, il nome più gettonato dai genitori in Calabria è Sofia, che primeggia (ininterrottamente dal 2010) anche a livello nazionale e persino tra le bambine straniere nate da genitori residenti in Italia.

La classifica dei nomi più diffusi in Italia

Nel nostro Paese, spiega ancora Istat, esistono quasi 26mila nomi da uomo e poco meno di 25mila da donna. Eppure sono appena una trentina ciascuno quelli più diffusi, che vanno a coprire oltre il 44% di tutti i nomi attribuiti ai maschi e quasi il 38% di quelli alle femmine. Di seguito la classifica dei 15 nomi più frequenti tra bimbi e bimbe nel 2022 in Italia.

Bambini:  1. Leonardo; 2. Francesco; 3. Tommaso; 4. Edoardo;  5. Alessandro; 6. Lorenzo; 7. Mattia; 8. Gabriele; 9. Riccardo; 10. Andrea; 11. Diego; 12. Nicolò; 13. Matteo; 14. Giuseppe; 15. Federico.

Bambine: 1. Sofia; 2. Aurora; 3. Giulia; 4. Ginevra; 5. Vittoria, 6. Beatrice; 7. Alice; 8. Ludovica; 9. Emma; 10. Matilde; 11. Anna; 12. Camilla; 13. Chiara; 14. Giorgia; 15. Bianca.

Calano nascite e si alza l’età delle mamme

Il report “Natalità e fecondità della popolazione residente - anno 2022” rivela però anche altri dati sulle nascite in Italia, decisamente meno leggeri e anzi più drammatici. In particolare, secondo Istat, nel 2022 l’Italia ha registrato un ulteriore record negativo: le nascite sono state solo 393mila, cioè l’1,7% in meno rispetto all’anno precedente. E le cose non sembrano andare bene nemmeno nel 2023: nei primi sei mesi di questo anno i nuovi nati sono stati circa 3.500 in meno rispetto allo stesso periodo del 2022.

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A livello nazionale il numero medio di figli per donna nel 2022 è sceso a 1,24, evidenziando una lieve flessione sul 2021 (1,25) ma una crescita rispetto alla metà degli anni Novanta quando si attestava a 1,19. La stima provvisoria elaborata inoltre sui primi 6 mesi del 2023 evidenzia una fecondità pari a 1,22 figli per donna. Guardando ai singoli territori, nel 2022 il primato lo detiene la provincia autonoma di Bolzano (1,65) mentre ultima è la Sardegna con 0,95. In Calabria invece il numero medio di figli per donna è 1,28 (nel 1995 era 1,40).

Per quanto riguarda invece l’età media in cui una donna diventa madre, a livello nazionale è di 32,4: parecchio lievitata rispetto al 1995 quando era di 29,8. In Calabria è passata dal 28,9 a 32,1 del 2022. Nessuna variazione importante si registra comunque tra Nord e Sud.  Attualmente le madri più giovani si trovano in Sicilia (31,5) mentre quelle più avanti con l’età nella Basilicata (33,1).