Sulle pagine dell’aeroporto di Perugia sono tanti i calabresi che commentano con rabbia e rammarico la mancanza di tratte aeree con la regione d’origine. E in treno o in pullman ci vogliono almeno 10 ore
Tutti gli articoli di Attualità
PHOTO
«Ma che vi ha fatto la Calabria?». È questo il tenore di molti commenti social apparsi negli ultimi giorni sulla pagina Facebook dell’Aeroporto internazionale di Perugia “San Francesco D’Assisi”. Una mini insurrezione capeggiata dai calabresi che studiano o lavorano in Umbria, ma hanno grandi difficoltà a tornare a casa a bordo di un aereo. Quest’anno di tratte dirette non ce ne sono e bisognerebbe essere folli (e anche molto ricchi) per decidere di acquistare un biglietto con uno o due scali, magari pure all’estero, per atterrare dopo 10 o 20 ore a Lamezia. Insomma, non resta che il pullman o il treno, che hanno comunque tempi di percorrenza lunghissimi, con un minimo di 10 ore nella migliore delle ipotesi.
Un sogno, quindi, quei 50 minuti di volo che basterebbero per coprire la distanza in aereo dalla patria del Sagrantino a quella della ‘Nduja. Un sogno che non si avvera per i circa 70mila calabresi residenti in Umbria, molti dei quali stanno animando vibranti proteste sui canali social dell’aeroporto della loro regione di adozione.
In particolare, molte reazioni si registrano al post con cui lo scalo umbro pubblicizza le nuove tratte, illustrando «16 rotte, 6 compagnie aeree, 98 voli di linea settimanali!». «Approfitta delle offerte per volare verso le più belle spiagge d’Italia - si legge nel post - o verso le destinazioni europee comodamente raggiungibili da Perugia. Biglietti in vendita, a partire da soli 15 euro a tratta, tasse incluse! Ecco tutte le destinazioni della stagione “Summer 2023”…». E via con l’elenco. Ma la Calabria, come detto, non c’è.
Qualcuno si limita a chiedere «perché?», qualcun altro agita lo spettro di una presunta volontà “politica”: «Chissà perché vogliono tagliare fuori la Calabria senza voli per Lamezia, eppure erano sempre pieni sia andata che ritorno…».
Una signora sottolinea che se si invitano gli utenti a volare verso le spiagge più belle, tenere fuori la Calabria è un controsenso. Poi c’è chi commenta con rassegnazione («Come al solito niente Calabria…») e chi fa leva sulla rilevanza della destinazione nel contesto nazionale («La Calabria è un posto molto importante del Sud»).
E non manca neppure chi, invece, sfotte: «Riguardo i voli per la Calabria hanno già scritto?», con tanto di faccine che si sbellicano dal ridere.
Alla fine, a tagliare corto è un dipendente dello scalo umbro: «Cari signore e signori. Sono 34 anni che lavoro in aeroporto, ho sempre sentito dire che manca la tratta per qua oppure il volo per là…».