Nulla di fatto nell’assemblea dei Comuni: è stata rinviata la scelta per la designazione del nuovo presidente del Sistema bibliotecario vibonese. L’assemblea dei sindaci dei 21 Comuni aderenti al Sbv ha infatti deciso di riaggiornarsi sia per la mancanza di un numero adeguato di sindaci nel corso dell’ultima riunione, sia perché nessuna candidatura è stata avanzata per succedere alla presidenza a Fabio Signoretta, attuale primo cittadino del Comune di Ionadi. 

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All’assemblea erano presenti i sindaci: Anna Bartucca di Filadelfia, Domenico Petrolo di Rombiolo, Pantaleone Mercuri di Limbadi, Salvatore Solano di Stefanaconi, Giuseppe Condello di San Nicola da Crissa, Giuseppe Pizzonia di Francavilla Angitola, Pasquale Vivona di Gerocarne, Fabio Signoretta di Jonadi, Antonio Lampasi di Monterosso Calabro, mentre per il Comune di Vibo Valentia era presente il vicesindaco Pasquale Scalamogna. Allo stato nessuno vuol guidare il Sistema bibliotecario vibonese che si trova a dover fare i conti con debiti che – secondo una stima del sindaco di Vibo Valentia Maria Limardo – sfiorano il milione di euro. Una massa debitoria che mette a rischio la stessa funzionalità dell’ente che si ritrova non più in grado di pagare neppure l’affitto dei locali di palazzo Santa Chiara a Vibo Valentia, attuale sede del Sistema bibliotecario vibonese.

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Una situazione per la quale nei giorni scorsi il sindaco Maria Limardo ha avanzato l’idea di avviare la liquidazione dell’ente, unica strada – a suo avviso – per far ripartire il Sbv. «La situazione economico-finanziaria del Sistema bibliotecario vibonese impone una presa di coscienza e scelte coraggiose non più procrastinabili – ha affermato il primo cittadino – poiché la condizione pesantemente debitoria, cristallizzata dall’ultimo consuntivo approvato e comunicata dal presidente uscente Fabio Signoretta, certifica nei fatti l’impossibilità, per il Sistema bibliotecario vibonese, di poter imboccare una strada di concreto risanamento». Continua a leggere sul Vibonese.