CATANZARO - Sotto torchio per oltre cinque ore. Michele Trematerra, ricevuto l’avviso di garanzia non ha esitato a presentarsi al cospetto dell’autorità inquirente per essere sottoposto ad interrogatorio. Una richiesta che la DDA di Catanzaro ha prontamente accettato.

 

La difesa. ‘L'atto istruttorio ha offerto la possibilità all’assessore  - ha detto la difesa - di spiegare tutte le condotte contestate e, soprattutto, di chiarire che giammai  ha assunto iniziative tese a fornire a chicchessia vantaggi ingiusti’. Il noto politico di Acri ha respinto in buona sostanza ogni addebito, sebbene l’accusa sia per lui pesantissima: concorso esterno in associazione mafiosa. Accusa rispetto alla quale l’imputato eccellente si è dichiarato sereno, riponendo  la massima fiducia nell' attività degli organi inquirenti'.

 

Le contestazioni. Ma cosa viene contestato a Michele Trematerra?  L'assessore regionale all’agricoltura è accusato di aver messo a punto una serie di ‘condotte materiali e procedimentali amministrative a vantaggio del clan Lanzino ed in particolare a favore degli imprenditori facenti parte della cosca e delle rispettive società’,  nel periodo tra il 2010 ed il 2013. 

 

Gli appalti. Sotto la lente d’ingrandimento della DDA sono finito alcuni appalti, banditi non solo  nel Comune di Acri (storicamente amministrato dalla potentissima famiglia che riferimento al segretario regionale dell’UDC), ma anche dalla  Regione Calabria. Per almeno tre anni ad aggiudicarseli, secondo la magistratura, sarebbero stati noti ‘ndranghetisti che avrebbero avuto il monopolio sui lavori da destinare alle imprese di riferimento.Nell’inchiesta, con Trematerra, sono coinvolte altre quindici persone: tra queste, l'ex sindaco Luigi Maiorano e un ex consigliere del Comune di Acri, Angelo Gencarelli, attuale componente della struttura regionale dell’assessore all’agricoltura.

 

Solidarietà dall’UdC. Nel frattempo, l’UdC si è stretto intorno  al medico, cinquntenne di Acri. ‘Esprimiamo solidarieta' a Michele Trematerra, politico integro e moralmente irreprensibile, sicuri che saprà dimostrare la propria completa estraneità dalle ipotesi di reato che gli vengono contestate".Ad affermarlo, in una nota, il capogruppo dell'Udc di palazzo ‘Campanella’, Ottavio Bruni, che ha poi aggiunto: " Il Gruppo consiliare che rappresento, mentre esprime piena fiducia nel lavoro della magistratura, auspica che si faccia il più  brevemente possibile chiarezza completa, al fine di restituire serenità all'amico assessore.  Il solo accostamento alla sua persona di fenomeni mafiosi siamo certi che provochi anzitutto a lui disagio e sdegno". 

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