ROMA – Reggio Calabria guarda alle elezioni. La città dello Stretto sarà chiamata in pochi giorni ad eleggere la nuova amministrazione comunale e successivamente, insieme alle altre città calabresi, il nuovo consiglio regionale. Particolare attenzione, tuttavia, vi è sulle amministrative. Consultazioni che arrivano dopo un lungo commissariamento per infiltrazioni mafiose. Secondo il Ministero dell'Interno i tentacoli della 'ndrangheta si sono allungati anche su Palazzo San Giorgio. Una storia che conosciamo tutti. Di elezioni ha parlato anche il Procuratore di Reggio, Federico Cafiero De Raho. Lo ha fatto in un'audizione in commissione parlamentare antimafia. "La 'ndrangheta - ha detto - comanda e controlla il territorio in modo cosi' pervasivo da condizionare l'espressione del voto Per le prossime elezioni il nostro sforzo e' quindi quello di garantire un voto libero ai cittadini attraverso controlli molto frequenti tesi ad ostacolare l'azione di condizionamento da parte della 'ndrangheta". 

 

L’invito alla politica. "Per migliorare la situazione a Reggio Calabria abbiamo bisogno che la politica si muova e ci sostenga". Lo ha detto il procuratore di Reggio Calabria, Federico Cafiero de Raho, rivolgendosi alla commissione parlamentare Antimafia. "Alcuni decenni fa - ha aggiunto il magistrato nel corso di un'audizione - la 'ndrangheta era silenziosa e non era contrastata dalle istituzioni, ma oggi le cose sono cambiate e questo e' stato avvertito anche dalla gente". Cafiero de Raho ha poi ricordato le recenti ordinanze di custodia cautelare nei confronti di 120 esponenti di cosche, in particolare nella Locride. Il magistrato ha quindi spiegato ai membri della commissione che "il controllo del territorio da parte delle cosche e' cosi' serrato da imporre agli imprenditori il pagamento del 'pizzo'. Ed anche per un guasto ad un impianto idrico o elettrico - ha proseguito - bisogna chiamare la ditta indicata dalla cosca di quartiere".