Ci sono anche la salma di un bambino e quella di una donna in avanzato stato di gravidanza tra le 21 che questa mattina saranno in inumate nel cimitero di Armo a Reggio Calabria, proprio nello spazio concesso dal Comune alla Caritas italiana per edificare il cimitero dei migranti.

Un momento di preghiera alla presenza di Hassan El Mazi il responsabile del centro culturale islamico di Reggio Calabria, di don Rigobert Elangui, direttore ufficio pastorale migrante diocesi Locri-Gerace, dell’arcivescovo di Reggio Calabria Bova, monsignor Fortunato Morrone, della prefetta Clara Vaccaro, del vicesindaco di Reggio Calabria Paolo Brunetti e del vicesindaco di Roccella Ionica Francesco Scali. Presenti anche molti volontari che prestano il loro servizio al porto al momento dell’accoglienza.

Un momento molto sentito che ha racchiuso in sé la preghiera islamica e quella cattolica per dare un ultimo saluto a queste persone non sopravvissute al naufragio di Roccella dello scorso 17 giugno.

Erano in cerca di un futuro di speranza in terra diversa dalla patria. Invece hanno trovato la morte in mare.