La soddisfazione del direttore del Parco: «Vedere i ragazzi varcare la porta del museo e accoglierli è stata una grossa emozione»
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Il Museo archeologico della Sibaritide ha riaperto i battenti accogliendo i primi sessanta studenti in visita dopo le chiusure imposte dall'emergenza pandemica. Ospiti gli allievi del liceo scientifico Fortunato Bruno di Corigliano Rossano.
L'emozione del direttore
«Vederli varcare la porta del museo, finalmente aperta - ha detto Filippo Demma, direttore del Parco che comprende anche il museo di Amendolara - e accoglierli è stata una grossa emozione». Nei due musei che fanno parte del parco archeologico di Sibari che recentemente il ministro Franceschini ha dotato di autonomia speciale, sono esposti reperti provenienti dalla Sibaritide e dalla zona settentrionale della provincia di Cosenza. «Attualmente è in corso un restyling delle esposizioni - è detto in una nota Demma- che farà parte dell'esperienza della visita. L'obiettivo è quello di coinvolgere il pubblico nelle operazioni di riallestimento, attraverso spazi dedicati ad accogliere le impressioni ed i suggerimenti dei visitatori. Su alcuni manifesti bianchi, sistemati nelle sale dei musei, e presto anche su una pagina Facebook».
Le proposte del museo
«Quello che i visitatori troveranno nelle sale dei musei - è detto ancora - sarà un allestimento temporaneo, un work in progress che recupera l'allestimento precedente redistribuendolo in maniera più coerente. I reperti saranno sistemati nelle sale per provenienza geografica e cronologia (dalla protostoria al medioevo) e nelle vetrine per tema o contesto. Ogni sala sarà dotata di un paio di pannelli didattici, con poco testo e linguaggio semplice, che spiegheranno ai visitatori la provenienza dei reperti, con brevissime notazioni storiche, e la futura collocazione nel nuovo allestimento, dove saranno disposti in modo da raccontare delle vere e proprie storie. Sulle vetrine saranno descritte l'origine e le didascalie dei singoli reperti con pennarelli di vari colori, per dare il senso della provvisorietà».