La tappa inaugurale del campionato "Motornext Calabria", a Paola, ha registrato un grande successo, con i piloti più promettenti del panorama motociclistico interregionale che si sono sfidati sul circuito lungo il litorale cittadino. Per un'intera giornata, hanno dato spettacolo, entusiasmando il pubblico numeroso e gli appassionati giunti da ogni parte del territorio per ammirare le acrobazie dei centauri del motocross. L'evento ha confermato il suo crescente appeal, attrattiva per i partecipanti e il pubblico che cresce di anno in anno.

Il suggestivo panorama e la vasta gamma di attività all'aria aperta, hanno reso la città del Santo meta ideale per gli amanti dello sport, l'entusiasmo del pubblico ha reso l'atmosfera elettrizzante, evidenziando un forte interesse verso iniziative che esaltano le potenzialità turistiche del territorio.

Gli organizzatori, guidati da Francesco Lanzillotta del Motoclub San Francesco di Paola, si sono mostrati soddisfatti e hanno sottolineato l'importanza di continuare ad investire nel potenziamento delle attività ricreative per promuovere uno sviluppo sostenibile del territorio.

Nonostante l'aspetto agonistico e spettacolare del motocross abbia trionfato, una polemica ha turbato l’ambiente per tutta la durata della competizione. La Lega Italiana Protezione Uccelli (Lipu) ha sollevato delle critiche riguardo al sito scelto per il tracciato, identificato già a partire dallo scorso anno come punto di nidificazione di un volatile appartenente a una specie protetta, il Corriere Piccolo. Nel 2023 ciò comportò l'interdizione dell'area ad ogni attività, inclusa la tradizionale celebrazione dei fuochi artificiali che conclude la festa del Patrono di Calabria, costringendo gli organizzatori a spostare il punto di partenza dei giochi pirotecnici più a sud. Gli ambientalisti hanno inoltre espresso preoccupazione per lo stravolgimento dell'arenile causato dall'intervento delle ruspe, sottolineando i rischi per la flora e la fauna presenti in zona e la possibilità di un aumento dell'erosione costiera a causa della compromissione della compattezza della spiaggia.

Questioni alle quali l’amministrazione comunale cittadina - tirata direttamente in ballo dagli ambientalisti per aver «ritenuto più utile per la sua visibilità e per la comunità, organizzare una gara di moto devastando una spiaggia, piuttosto che preservare la sua integrità e biodiversità» - ha replicato proponendo una chiave di lettura basata sulla storicizzazione della gara che già in altre occasioni è stata svolta sul medesimo lembo di sabbia.

Considerato il gradimento dimostrato dal folto pubblico presente, l’evento - nella sua natura promozionale e agonistica - è perfettamente riuscito, dimostrando il teorema proposto da quanti celebrano la “Calabria straordinaria” che scommette sul territorio a prescindere dalle modalità, promuovendo azioni  capaci di costituire attrattività destagionalizzate rispetto alla permanente attesa dell’estate che, generalmente, affligge il territorio. Migliaia sono state infatti le persone che hanno affollato il lungomare e l’annesso circondario, generando un movimento che ha reso vivace e rumorosa l’intera area su cui comunque - una volta trovato il soggetto privato capace di portare a 51milioni di euro gli attuali 20milioni finanziati dalla Regione - a breve dovrebbe sorgere il porto turistico (che potrebbe condannare il Corriere Piccolo a nidificare, per sempre, altrove).

Attualmente, per quanto è stato possibile, la situazione dei luoghi su cui si è svolta la gara è stata ripristinata alla loro condizione abituale (almeno alla vista), grazie al tempestivo e diligente intervento degli stessi organizzatori.