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SALERNO - Un anno e 2 mesi. Tanto ha chiesto la Procura generale di Salerno per l'ex procuratore della Repubblica di Vibo Valentia Alfredo Laudonio, nell'ambito del processo di appello per la morte di Federica Monteleone. In primo grado, Laudonio era stato condannato dal giudice dell'udienza preliminare ad un anno ed 8 mesi (pena sospesa) per falso ideologico, omissioni di atti d'ufficio e favoreggiamento personale. Rispetto alle accuse per cui era stato condannato in primo grado, per il reato di falso ideologico, la Procura generale ha chiesto oggi l'assoluzione.
La ricostruzione. La vicenda che interessa Laudonio nasce dalla denuncia dell'allora pm vibonese Fabrizio Garofalo che ha accusato l'ex procuratore di aver ritardato l'avvio dell'inchiesta sulla morte della 16enne vibonese deceduta durante un intervento di appendicectomia all'ospedale di Vibo dopo un black out in sala operatoria. Le omissioni contestate a Laudonio riguardano il mancato sequestro, con conseguente inquinamento delle prove, della sala operatoria dove fu operata Federica e la mancata verbalizzazione delle dichiarazioni del primario vibonese Michele Soriano, il quale aveva riferito che l'impianto elettrico della sala operatoria sarebbe stato modificato già il giorno dopo l'intervento chirurgico. Tale ultima circostanza non sarebbe però stata verbalizzata dall'ex procuratore Laudonio.