Concluse le attività che hanno interessato lo storico manufatto. I dettagli degli interventi illustrati dall’architetto Carone
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I recenti lavori di restauro che hanno interessato lo storico campanile del santuario di Maria Santissima della Cattolica, a Mileto, hanno restituito al manufatto l’originale bellezza. Un lavoro indirizzato alla tutela della struttura che non hanno apportato stravolgimenti. L’iter era stato avviato dal Ministero per i beni e attività culturali. In particolare, il segretariato regionale del Mibact per la Calabria, nella persona dell’allora segretario generale Salvatore Patamia e il responsabile unico architetto Dario Dattilo avevano affidato all’architetto Vincenzo Carone l’incarico tecnico e di collaborazione per l’analisi delle problematiche strutturali connesse alla valutazione e alla modellazione della vulnerabilità sismica del Campanile del Santuario (nella foto a destra, prima degli interventi).
I lavori
«Il progetto – spiega l’architetto Carone – ha avuto l’obiettivo, attraverso l’analisi del manufatto, secondo i dati: storici, architettonici, geometrici e strutturali che l’edificio esprime, di realizzare un restauro e un consolidamento del monumento col fine di aumentarne la sicurezza strutturale mediante opportuni interventi di mitigazione degli effetti dell’azione sismica, migliorandone lo stato complessivo». Più nel dettaglio: «L’intervento, nella fase realizzativa, è stato eseguito tenendo conto di tecniche non invasive e necessarie alle esigenze di conservazione e al raggiungimento di un buon livello di sicurezza». I lavori sono stati diretti dall’architetto Roberta Filocamo, funzionario della Soprintendenza di Reggio Calabria e Vibo Valentia ed eseguiti dall’impresa Francesco Deodato srl di Ionadi.
La storia del Santuario
La storia del santuario ha radici antiche. Venne costruito nelle immediate vicinanze della Cattedrale nell’area che doveva rappresentare il centro nevralgico della Mileto nuova. All’indomani del terribile terremoto che portò alla distruzione della vecchia Mileto, ragion per cui gli abitanti furono costretti ad abbandonare la vecchia capitale normanna e a realizzare una nuova città a due chilometri di distanza, per esigenze di culto venne costruita in poco tempo la Cattolica.
L’inizio della sua edificazione risale al 1785. Inizialmente l’edificio sacro ebbe la funzione di cattedrale, in attesa che la nuova chiesa madre della diocesi di Mileto venisse completata. A finanziare la realizzazione della chiesa furono i Taccone, famiglia facoltosa e molto influente nella città, che per volontà e devozione del suo capostipite Filippo Taccone iniziarono i lavori della costruzione. Successivamente, nel 1837 per volere del nipote, venne ampliata la prima struttura. Successivi interventi di completamente e di ampliamento vennero eseguiti con l’elegante gusto del tempo negli spazi interni per opera del barone Taccone Gallucci e del papa Leone XIII. Nel 1929 si deve la costruzione della torre campanaria esterna realizzata su iniziativa della Confraternita di Maria SS. della Cattolica e, nel 1998 il vescovo monsignor Domenico Cortese elevò la chiesa a Santuario Mariano diocesano.