La Sicilia ha ospitato il concorso Sud top wine, dedicato ai miglior vini del Sud. Nell’ambito dell’iniziativa sono stati selezionati 69 vini, ritenuti i migliori del Mezzogiorno. La scelta è avvenuta tra oltre 600 etichette provenienti da Campania, Sicilia, Basilicata, Puglia, Calabria e Sardegna. La Commissione del concorso ideato e organizzato da Cronache di Gusto, composta da Daniele Cernilli (doctor wine – presidente della Commissione), Stephen Brook (decanter), Robert Camuto (wine spectator), Andreia Debon (bon vivant) e Federico Latteri (Cronache di Gusto) – ha degustato i vini suddivisi in 23 categorie e individuato i vincitori premiati nell’ambito di Taormina Gourmet presso l’Hotel Villa Diodoro a Taormina, alla presenza dei giurati e dei giornalisti presenti all’evento e di Gino Colangelo, dell’agenzia americana Colangelo & Partners, partner del concorso Sud Top Wine.

Ecco i vini premiati per la Calabria

Cirò Doc Rosso

  • Cirò Doc Rosso Classico Superiore Riserva Colli del Mancuso 2019 - Ippolito 1845
  • Cirò Doc Rosso Classico Superiore Riserva Volvito 2019 - Caparra & Siciliani 
  • Cirò Doc Rosso Classico Superiore Riserva Maradea 2019 - Tenuta Iuzzolini

Vini rossi calabresi (varie Doc e Igt)

  • Lamezia Doc Riserva Batasarro 2017 - Statti
  • Calabria Igt Rosso Limàni 2018 - Cantine Artese
  • Calabria Igp Magliocco Fervore 2017 - Terre di Balbia

Vini bianchi calabresi (varie Doc e Igt)

  • Cirò Doc Bianco San Francesco 2021 - Fattoria San Francesco
  • Calabria Igt Essenza 2020 - Brigante
  • Cirò Dop Bianco 2021 - Francesco Malena

«La giuria di Sud Top Wine – è detto in una nota stampa - ha evidenziato come negli anni stia cambiando in maniera evidente l’approccio del consumatore internazionale verso i vini italiani. C’è grande curiosità e interesse verso i vitigni autoctoni, rispetto ad un recente passato in cui venivano privilegiati vini dal carattere più internazionale. In generale – si fa rilevare - la qualità media del prodotto è nettamente in crescita e i vini si presentano come più autentici e sempre più territoriali. Si registrano progressi sui rosati, con la presentazione anche di vecchie annate, a dimostrazione che le cantine cominciano a credere su questa tipologia in maniera più incisiva. Un quadro, insomma, molto interessante, che delinea un futuro sempre più importante per i vini del Sud Italia».