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Sulla metrotranvia di Cosenza un accordo è possibile, ma solo alle condizioni dettate da Palazzo dei Bruzi. Lo scrive Mario Occhiuto a chiare lettere, rispondendo alla missiva ricevuta nei giorni scorsi dal presidente della Regione Oliverio.
Il sindaco mette subito le cose in chiare: il comune amministrazione non ha assunto alcun obbligo in merito alla realizzazione dell’opera, pertanto sotto il profilo giuridico, non è in difetto né con l’amministrazione di Germaneto, né con la ditta vincitrice dell’appalto. Al contrario, secondo il primo cittadino del capoluogo bruzio, aver proceduto ad aggiudicare l’esecuzione dell’opera costituisce un grave vulnus normativo, in mancanza della sottoscrizione dell’accordo di programma quadro.
Occhiuto non esclude a priori la possibilità di giungere ad un’intesa. Al contrario, sottolinea che un accordo era stato trovato. Ma le modifiche concordate verbalmente non sono state ancora messe nero su bianco. «Si ribadisce la disponibilità di questo comune – sottolinea Occhiuto - ad addivenire ad un accordo che sia, però, rispettoso di tutte quelle condizioni rappresentate dall’ente municipale, durante le precedenti interlocuzioni, come irrinunciabili».
La Regione si trova così nella scomoda posizione di non poter dare corso ad un appalto già aggiudicato senza le necessarie autorizzazioni rilasciate dall’amministrazione comunale di Cosenza e di non poter adottare formalmente le modifiche richieste da Palazzo dei Bruzi senza esporsi al rischio di contenziosi con le ditte partecipanti alla gara. Un cul de sac da cui sarà difficile venire fuori.
Salvatore Bruno