Dall'angoscia per Cecilia Sala, detenuta in Iran, all'urgenza di pace in Ucraina e in Medio Oriente, dall'aumento delle spese militari necessarie dopo l'aggressione della Russia al ruolo centrale dei giovani, grande risorsa del Paese. Sono alcuni dei temi che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, tocca nel messaggio di fine anno.

Il messaggio del Capo dello Stato

«Nella notte di Natale si è diffusa la notizia che a Gaza una bambina di pochi giorni è morta assiderata.

Nella stessa notte di Natale feroci bombardamenti russi hanno colpito le centrali di energia delle città dell'Ucraina per costringere quella popolazione civile al buio e al gelo. Gli innocenti rapiti da Hamas, e tuttora ostaggi, vivono un secondo inizio di anno in condizioni disumane. Queste forme di barbarie non risparmiano neppure il Natale e le festività più sentite». Il capo dello Stato ha ricordato le «migliaia di vittime civili delle guerre in corso, che turbano tragicamente le nostre coscienze».

La pace «non significa sottomettersi alla prepotenza di chi aggredisce gli altri Paesi con le armi», ma è «la pace del rispetto dei diritti umani, la pace del diritto di ogni popolo alla libertà e alla dignità». «Perché - ha proseguito - è giusto. E, se questo motivo non fosse ritenuto sufficiente, perché è l'unica garanzia di una vera pace, evitando che vengano aggrediti altri Paesi d'Europa».

La pace

«Mai come adesso la pace grida la sua urgenza. La pace che la nostra Costituzione indica come obiettivo irrinunciabile, che l'Italia ha sempre perseguito, anche con l'importante momento quest'anno della presidenza del G7. La pace di cui l'Unione Europea è storica espressione».

E ancora, «interpreto, in queste ore, l'angoscia di tutti per la detenzione di Cecilia Sala. Le siamo vicini in attesa di rivederla al più presto in Italia».

Le spese per la difesa

«La crescita della spesa in armamenti, innescata nel mondo dall'aggressione della Russia all'Ucraina - che costringe anche noi a provvedere alla nostra difesa - ha toccato quest'anno la cifra record di 2.443 miliardi di dollari. Otto volte di più di quanto stanziato alla recente Cop 29, a Baku, per contrastare il cambiamento climatico, esigenza, questa, vitale per l'umanità. Una sconfortante sproporzione» ha aggiunto.

Disuguaglianze tra Nord e Sud

Mattarella si è poi soffermato su ricerca e cure.

«La scienza, la ricerca, le nuove tecnologie aprono possibilità inimmaginabili fino a poco tempo addietro per la cura di malattie ritenute inguaribili. Nello stesso tempo vi sono lunghe liste d'attesa per esami che, se tempestivi, possono salvare la vita. Numerose persone rinunciano alle cure e alle medicine perché prive dei mezzi necessari» ha evidenziato il capo dello Stato.

I temi del lavoro

Non trascurato il tema lavoro: «I dati dell’occupazione sono incoraggianti, resistono tuttavia aree di precarietà, di salari bassi, di lavoratori in cassa integrazione».

È vero, il lavoro cresce, «ma i giovani vanno a lavorare all’estero perché non trovano alternative, spesso dopo essersi laureati. Tra nord e sud c’è inoltre una disuguale disponibilità di servizi. Continua il pericolo dell’abbandono delle aree interne e montane». Che fare? «Colmare queste distanze. Assicurare una effettiva pienezza di diritti è il nostro compito».

Emergenza carceri

Politico è il passaggio sulle carceri. «L’alto numero dei suicidi è indice di condizioni inammissibili. Abbiamo il dovere di osservare la Costituzione che indica norme imprescindibili sulla detenzione in carcere. Il sovraffollamento vi contrasta e rende inaccettabili anche le condizioni di lavoro del personale penitenziario. I detenuti devono potere respirare un’aria diversa da quella che li condotti alla illegalità e al crimine. Su questo sono impegnati generosi operatori, che meritano di essere sostenuti».

Nel ricordo di Sammy Basso e Giulia Cecchettin

Ricordati gli uomini e le donne che hanno saputo trasformare il proprio dolore «in una missione per gli altri». Citato Sammy Basso, il biologo scomparso lo scorso 6 ottobre a quasi 28 anni a causa della progeria, una malattia rara che provoca l'invecchiamento rapido dei tessuti. E Giulia Cecchettin, e «le tante altre donne uccise dalla barbarie di uomini che non rispettano la libertà e la dignità femminile e, in realtà, non rispettano neppure sé stessi». Mattarella ha poi sottolineato che quest’anno la parola dell’anno scelta dalla Treccani è rispetto. «Rispetto verso gli altri è il primo passo». A cominciare per la vita degli operai nei cantieri. «Non possono più bastare parole di sdegno: occorre agire, con responsabilità e severità».

Un ultimo invito all’impegno: «Impegniamoci per una comune speranza che ci conduca con fiducia verso il futuro».