Il direttore generale dell’Usr Calabria, Antonella Iunti, ha partecipato alla cerimonia nazionale di apertura dell’anno scolastico insieme alla delegazione studentesca guidata da Franca Falduto, responsabile delle Consulte studentesche della Calabria. L'iniziativa “Tutti a Scuola”, giunta alla XXIV edizione, fu organizzata per la prima volta dal Presidente Ciampi di cui proprio il 16 settembre ricorrevano 8 anni dalla morte e per anni è stata realizzata nel Cortile d’Onore del Quirinale offrendo ai partecipanti il privilegio di visitarlo. Mattarella, invece, ha reso itinerante questo importante evento al fine di valorizzare luoghi simbolici del Paese. La sede prescelta quest’anno è stata il Convitto nazionale Vittorio Emanuele II di Cagliari in cui, come ogni anno, è stato allestito un imponente palcoscenico che ha ospitato le varie performance introdotte, come di consuetudine, dall’ormai popolare sigla eseguita dall’orchestra giovanile veneta diretta dal M° Leonardo De Amicis. 

La delegazione calabrese è stata costituita prevalentemente da rappresentanti di Consulta, ma anche da studenti che con lo stesso organismo hanno collaborato in varie occasioni durante l’anno scolastico e durante il periodo estivo appena trascorso.

Falduto: «Esperienza emozionante»

«Per gli studenti partecipanti - dichiara Franca Falduto - è stata un’esperienza molto significativa ed emozionante, così come per me, che organizzo la partecipazione delle delegazioni di Consulta. Ho un ricordo ben chiaro, nonostante siano trascorsi 24 anni, della prima edizione svoltasi nel 2000, nel meraviglioso scenario del Vittoriano in Piazza Venezia a Roma con l’allora Ministro Tullio De Mauro: era la prima volta per me e rimasi “folgorata” dal talento degli studenti, dal discorso del Ministro, ma soprattutto dal discorso del Presidente, Carlo Azeglio Ciampi, ideatore di questa splendida iniziativa. Il Presidente Sergio Mattarella, sin dall’esordio del suo mandato nel 2015, decise di rendere itinerante il percorso di “Tutti a Scuola” al fine di valorizzare, simbolicamente, tutte le regioni d’Italia».

In tutti i momenti susseguitisi, ispirati al tema dell’Intelligenza Artificiale, al di là del piacere di un intrattenimento di qualità, sono emersi chiaramente profondi messaggi e proponimenti: la lotta al bullismo, il contrasto della violenza di genere, il valore della prevenzione e della rieducazione nel mondo della criminalità giovanile, le riflessioni filosofiche a portata di bambino e, a coronamento, l’esaltazione del valore della vita. Mattarella ha esordito in sardo («Un saluto a tottu sa genti sarda»), per poi sottolineare nel suo discorso che «oggi c’è disagio tra giovani e giovanissimi, un disagio che si mescola e si sovrappone alle loro qualità straordinarie e a grandi generosità di cui sono capaci». «Non è sempre facile interpretare - ha continuato il Capo dello Stato -, a volte la cortina dell'incomunicabilità è talmente spessa che, per genitori e insegnanti, diventa difficile anche solo parlarne. Occorre rompere il muro delle solitudini e del silenzio. Andare incontro. Ascoltare. Offrire possibilità. Costruire occasioni di dialogo, di socialità, di crescita insieme. Senza dialogo, senza umanità, senza empatia, non ci sarà progresso tecnologico che possa esaudire il desiderio di una vita piena, ricca di relazioni, di affetti, di emozioni, di soddisfazioni».