VIDEO | La cittadina del Vibonese è meta di centinaia di visitatori per le sue grotte rupestri. I turisti possono anche ammirare le sculture in cemento realizzate da Giuseppe Costanzo
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A Zungri, piccolo paesino in provincia di Vibo Valentia, tutti lo conoscono come “mastro Pino”. Fin da ragazzino ha sempre lavorato come muratore, ma oggi all’età di 74 anni anche se è in pensione, non riesce a stare senza il suo cemento, altrimenti – come dice lui stesso – «si sente male».
Dal 2013 “mastro Pino” ha iniziato a mettere in pratica la sua passione, che ha sempre avuto, per un’arte poca conosciuta. Realizza infatti delle figure bidimensionali in cemento, spesso anche dalle dimensioni naturali, che abbelliscono le varie facciate del paese: elefanti, rondini, fiori, cavalli e anche poesie.
Zungri ormai è meta di numerosi turisti che ogni giorno vanno a visitare le grotte rupestri, un insediamento le cui origini sono ancora oggi in fase di studio, seppure le tracce più antiche sembrano risalire al VIII-XII secolo e le opere d’arte di “mastro Pino” guidano i turisti verso il museo e le grotte, e in tanti si fermano ad ammirarle e fare delle foto, addirittura anche dei selfie.
Ma Giuseppe Costanzo – questo il suo nome – ha anche la passione per la conservazione e divulgazione dei proverbi calabresi. Nella via 20 Settembre, detta dai zungresi “castedu” su un muro ha collocato delle lastre di cemento con incisi vari proverbi che lui stesso ha realizzato, in modo che chiunque li possa leggere. Giuseppe Costanzo può continuare ad essere chiamato “mastro Pino”, ma è anche un maestro e artista del cemento, perché un artista è prima un artigiano che usa le sue mani per creare figure che riescono ad affascinare non solo i grandi ma anche i piccoli, suscitando delle emozioni, e quando questo succede, quell’opera può essere definita un’arte.