Il Comune ha trasmesso la manifestazione d'interesse. La città vincitrice riceve un milione di euro per la realizzazione della proposta di partecipazione
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Marcellinara, centro dell’Istmo, e punto più stretto d’Italia, ha presentato la candidatura a capitale italiana della cultura per l’anno 2026. Il Comune di Marcellinara, infatti, ha trasmesso la manifestazione di interesse, come da procedura di selezione indetta con il bando dell’aprile scorso dal Ministero della Cultura, che promuove annualmente l’assegnazione del titolo.
«Bisogna porsi sempre obiettivi importanti ed ambiziosi – ha dichiarato il Sindaco di Marcellinara Vittorio Scerbo nell’annunciare l’invio della manifestazione di interesse al Ministero – e quanto fatto, in questi anni, dalla nostra Amministrazione nell’ambito culturale, ci sprona a cogliere nuove sfide. Non a caso il claim scelto, “nel punto più stretto d’Italia”, vuole rappresentare già il senso di questo nostro progetto, di un’idea nuova che parta dal basso e dal piccolo, per dare slancio a tutto un territorio ricco di storia, cultura, tradizioni, leggende, che rappresenta, anche geograficamente, una particolarità nel contesto nazionale. È l’occasione per dare visibilità al bello ed al buono che esiste anche nei nostri territori».
Da questi luoghi, infatti, è passata la storia, a partire dalle antichi radici legate al popolo degli Enotri e di Re Italo, il nucleo fondante della cosiddetta Prima Italia. Per arrivare all'alba dell'età contemporanea con l'esercito napoleonico che la rese protagonista e vittima dell'eccidio del 4 luglio 1806, episodio che rivive tutti gli anni con la rievocazione storica patrocinata dal Comune e finanziata dallo stesso Ministero della Cultura. Marcellinara poi gode di una notorietà grazie al suo “Campanile”, assurto a simbolo universale grazie al concetto antropologico coniato da Ernesto De Martino, come centro di riferimento del rapporto tra spazio e luogo dell’anima. Anche la Nasa ha analizzato tale aspetto proprio per alcune condizioni psicologiche e comportamentali degli astronauti durante le esplorazioni spaziali che, nell’allontanarsi nell’abisso siderale perdendo prima lo sguardo sulle loro città, poi sulla loro nazione, riconoscevano, nell’intero pianeta terra, il loro punto di riferimento e luogo comune di appartenenza dell’intero genere umano.
Prossima scadenza ora il 27 settembre con la trasmissione del dossier di candidatura, contenente il progetto culturale per l’anno 2026, il cronoprogramma e le singole attività previste. La Capitale italiana della cultura è stata istituita nel 2014. Il titolo viene conferito annualmente a una città dal Consiglio dei Ministri su proposta del Ministro della Cultura. La città vincitrice riceve un milione di euro per la realizzazione del progetto, e, per il periodo di un anno, ha la possibilità di mettere in mostra la sua vita e il suo sviluppo culturale.